Uso a sfruttare ogni opportunità di ribalta mediatica, il presidente Ferrero tiene comunque a rappresentarsi come tutt’altro che prossimo a passare la mano. In queste ore infatti l’Ansa riporta di un nuovo tentativo diretto per convincere Francesco Totti a raggiungerlo a Genova, per assumere un incarico dirigenziale in una Sampdoria quindi continuistica. Difficile dire se questa mossa abbia un senso concreto diverso dall’ovvio effetto mediatico.
Altrettanto arduo interpretare la nuova fuga in avanti del Viperetta come un segno di dissidio nei confronti di Antonio Romei, storico collaboratore da molti anni e sempre al suo fianco nell’avventura genovese che era cominciata proprio grazie alla mediazione del legale romano, oggi vicepresidente. Se i rapporti tra i due vengono dati per deteriorati, come dimostrerebbe la distanza tra i posti occupati allo stadio nelle ultime gare di campionato e sabato scorso a Montecarlo, non si può neppure escludere che tanta freddezza non nascosta, anzi platealmente esibita, non dissimuli uno studiatissimo gioco delle parti, tra due personaggi storicamente complementari e funzionalmente inscindibili nell’ultimo quinquennio della storia blucerchiata.
IL COMMENTO
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