Sette ore di interrogatorio, durante le quali Luca Delfino ha ribadito la sua versione: "Non ricordo nulla, ho un vuoto di memoria; Maria Antonietta non è morta, dite così per non farmela più vedere". Si è concluso poco prima delle 17 il lungo faccia a faccia tra il 30enne genovese, autore dell'omicidio della fidanzata Maria Antonietta Multari, e il pm Vittore Ferraro. L'interrogatorio è avvenuto nel carcere di Sanremo, dove Delfino è rinchiuso dal 10 agosto scorso, dopo essere stato fermato per aver accoltellato con 40 fendenti la povera ragazza. Delfino ha detto di essersi "risvegliato" solo al momento dell'arresto e che in carcere riceve minacce dagli altri detenuti, tanto d'aver rinunciato all'ora d'aria. Intanto continua la polemica sul suo mancato arresto dopo che venne uccisa la sua ex fidanzata, Luciana Biggi, trovata morta il 28 aprile del 2006 nei vicoli di Genova. I sospetti caddero su Delfino, ma il pm di Genova Enrico Zucca ritenne che non ci fossero sufficienti prove per incastrarlo. La relazione del reggente la procura generale di Genova, Luciano Di Noto, è stata inviata all' Ispettorato del Ministero della Giustizia. A chiederla è stato proprio il ministro della Giustizia Clemente Mastella, che vuole appurare se la Procura di Genova ha fatto nel corso delle indagini tutto ciò che doveva e tempestivamente. Alla relazione del Pg, di una ventina di pagine, sono stati acclusi gli atti che il pm Enrico Zucca, titolare delle indagini sull' omicidio Biggi, ha ritenuto di inviare al vaglio del ministro. (Davide Lentini)
Cronaca
DELFINO, SETTE ORE DI INTERROGATORIO
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