
Questo vuoto comunicativo, in base a un semplice meccanismo logico, segna un rialzo delle possibilità che il negoziato vada a buon fine: diversamente, almeno uno dei soggetti coinvolti in modo diretto, oppure qualcuno degli osservatori dotati di un ruolo nella vicenda, avrebbe preso posizione per un chiarimento conclusivo. Se nel mondo del tifo sembra prevalere la rassegnazione della maggioranza verso la prospettiva di un Viperetta avviato al sesto anno di mandato e deciso a proseguire a oltranza, tra i personaggi che hanno accesso ai protagonisti della vicenda questo strano silenzio viene interpretato in modo opposto. L’incertezza sembra riguardare il “quando”, tormentone ormai pesante nel concatenarsi di ultimatum e penultimatum, più che il “se”. Ma l’assenza di voci, assicurano negli ambienti interessati, è la voce più rassicurante.
IL COMMENTO
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