
Una situazione non nuova, non casuale, non riconducibile ai lavori in corso al "Ferraris" poiché si era verificata anche nello scorso campionato. Il tutto sulla pelle delle persone che vanno allo stadio. O vorrebbero andarci.
Eppure, per la Lega calcio ad uccidere il calcio non sono queste cose ma la... pirateria ai danni delle pay tv, come recita uno spot diffuso ieri dagli stessi vertici della Lega. Intendiamoci: la pirateria televisiva è un reato e come tale va trattato. Ma attribuire la grossa crisi del calcio italiano - lo ha "ufficializzato" ieri la Lega Calcio - a questo ha solo che del grottesco. Anche e soprattutto a fronte di immagini e scene come quelle che abbiamo visto ieri a Marassi.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana