sport

"Nei sei mesi a Genova ho capito l'attaccamento dei tifosi alla maglia rossoblù"
1 minuto e 27 secondi di lettura
Cesare Prandelli torna a parlare e lo fa al sito Fiorentinauno.com. L’ex tecnico del Genoa e in passato deila Fiorentina prova a fare le carte del match di domenica sera al Ferraris: “E’ una partita di inizio stagione, si pensa a vincerla, le squadre più che a speculare pensano a segnare come si può notare guardando le reti complessive della prima giornata. Quindi prevedo una partita molto aperta».


Dopo alcuni mesi al Grifone molto sofferti con la salvezza arrivata solo all’ultima giornata dopo il pari per 0-0 a Firenze e soprattutto grazie al successo dell’Inter sull’Empoli, Prandelli analizza la sua esperienza a Genova: “Genova è una piazza molto importante, ricca di storia e blasone. Andare a giocare lì non è mai semplice, se riusciranno a trovare unione tra tifoseria, società e giocatori potranno essere la rivelazione del campionato. Se vengono disperse energie invece la squadra può risentirne perché possono ripresentarsi la negatività e un po’ di attriti . I sei mesi trascorsi in Liguria mi hanno fatto capire l’importanza della piazza e l’attaccamento dei tifosi alla squadra. In questo mi ha ricordato l’esperienza alla Fiorentina dove si era creata un’alchimia magica, ci sentivamo tutti protagonisti insieme, i giocatori tiravano fuori energie che non pensavano neanche di avere».

Infine sul pareggio dell’ultimo match al Franchi Prandelli è laconico: “In quelle partite lì prevale il risultato migliore. Non e’ mai stato uno 0-0 annunciato perché c’era un’altra gara in ballo ma alla fine quel punteggio è andato bene a tutti e non vedo il problema”.