economia

Botta e risposta tra il sindaco e il Partito Democratico
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La partecipata del Comune di Genova per il ciclo dei rifiuti "Amiu è in buona forma, rimane di proprieta' al cento per cento del Comune di Genova, non viene svenduta o regalata a nessuno. Il debito da 150 milioni di euro del Comune con l'azienda e' stato azzerato e quest'anno, secondo le previsioni, Amiu chiudera' con un notevole attivo, nell'ordine del milione di euro". Così il sindaco Marco Bucci a Palazzo Tursi replica al gruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Genova secondo cui il sindaco aprirebbe le porte di Amiu all'ingresso di Iren affidandogli la realizzazione dell'impianto Tmb, per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti a Scarpino.

Il sindaco ha ribadito che Iren potrà essere al massimo "un partner industriale, non un socio", di Amiu. Il cda di Amiu ha accolto, infatti, la proposta di Iren per il project financing che porterà all'affidamento della concessione di progettazione, costruzione, gestione dell'impianto Tmb. "Quando sono arrivato ho trovato Amiu in una situazione finanziaria disastrosa. Il Comune di Genova con un debito di circa 150 milioni verso Amiu, la Tari che doveva essere aumentata del 60% e Amiu che doveva essere ceduta a Iren gratis", ha ricordato Bucci.

"Questo è quanto mi ha lasciato il Pd. Oggi Amiu è un'azienda in equilibrio finanziario, al 100% pubblica e lo rimarrà. Per la prima volta Genova avrà un impianto di trattamento dei rifiuti, che diventerà di proprietà di Amiu, 100% pubblico. Sarà gestito da Amiu. Noi abbiamo trasformato Iren in un partner che aiuta Amiu ad avere il proprio impianto, l'alternativa sarebbe stato andare in banca", ha concluso Bucci, non prima di ribadire che nonostante Iren abbia il vantaggio di aver fatto il progetto dell'impianto Tmb, "potrebbe essere qualcun altro a realizzarlo se farà un'offerta migliore"
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