E Giuseppe Pericu disse "no". Alle numerose pressioni che gli sono arrivate da più parti l’ex sindaco di Genova lo ha ribadito nuovamente: non intende candidarsi alla guida del partito democratico in Liguria. Walter Veltroni glielo ha chiesto almeno un paio di volte. Ma Pericu rimane fermo sulla sua posizione. E lui sembra essere l’unico che possa ostacolare l’elezione di Mario Tullo che rimane il favorito, e anche l'unico. I bene informati sulle questioni interne alla Quercia sostengono che possa raccogliere un grande consenso. Anche perchè per il momento alternative non se ne vedono. L’Italia di Mezzo, che ha annunciato l’ingresso nel nuovo partito, presenterà probabilmente una candidatura alternativa, sostenuta anche da esponenti di Margherita e Ds. Ma si sa già che dovrebbe essere poi raggiunto un accordo affinché anche loro appoggino Tullo. Il problema, a carattere nazionale, rimane quello delle donne. Stando alle previsioni, i segretari regionali che dovrebbero essere eletti, potrebbero essere tutti uomini. E quindi da Roma potrebbe arrivare la richiesta di riequilibrare i rapporti. In Liguria Roberta Pinotti, ds, presidente della commissione difesa della Camera, pare abbia velleità –manifestate più o meno apertamente– di candidarsi. Infine, rimane da capire cosa farà quella parte della Margherita che non si riconosce nella candidatura dell’attuale segretario regionale dei Ds. Per ora l’esito sulla scelta del futuro coordinatore ligure dei democratici sembra piuttosto scontato. A meno che Pericu, all’ultimo, non ci ripensi. (Davide Lentini)
Politica
PARTITO DEMOCRATICO, PERICU DICE "NO"
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