
Il dato emerge dall’inchiesta pubblicata dalla rosea, al quale se ne può aggiungere un altro, reso noto dagli statistici svizzeri e quindi neutrali del Cies, secondo il quale la Samp sarebbe invece al sesto posto per costi sostenuti ai fini della costruzione dell'organico: nel caso specifico, ben 150 milioni. La classifica vede al primo posto la Juventus con 719, seguita da Milan (408), Inter (364), Napoli (325) e Roma (254). Dopo le grandissime del campionato, insomma, c’è la squadra blucerchiata.
I numeri come sempre vanno interpretati. Da un lato la Sampdoria ha sensibilmente abbassato il monte ingaggi: intorno al milione di stipendio galleggiano Rigoni, Murillo, Ekdal, Gabbiadini, Ramirez e il più pagato, Fabio Quagliarella, con 1 milione e 200 mila euro. I meno pagati risultano il terzo portiere, Wladimiro Falcone e il neo acquisto Kaique Rocha, che viaggiano sugli 80 mila euro. La media si attesta attorno ai 600 mila euro.
La Samp scala la classifica, si fa per dire, per quanto riguarda le spese sostenute per rinforzare la squadra, tallonando le prime della serie A. Soldi spesi male, se si considera almeno l’avvio di stagione dei blucerchiati, ancora a zero punti.
Una gestione schizofrenica, al risparmio da un lato e spendacciona dall’altro. Un sintomo, forse, della confusione societaria che regna da un po’ di tempo a Corte Lambruschini per via della lunga trattativa di cessione. Servono ordine ed equilibrio, anche nei conti.
IL COMMENTO
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