Nella ripresa la Samp è quasi scomparsa e per la formazione di Ancelotti è stato un gioco da ragazzi timbrare il raddoppio e poi gestire l’incontro sino al fischio finale.
E dire che il peggio doveva ancora arrivare. Ci ha pensato il solito Massimo Ferrero ad elargire l’ennesima sequenza di spiritosaggini assortite, banalizzando la sconfitta e sviando l’attenzione. Il Viperetta si è ripetuto anche il giorno dopo nell’amichevole salotto della Ventura, dove tra uno strafalcione e l’altro ha ripetuto come un mantra ossessivo un cavallo di battaglia che non incanta più nessuno: voglio 100 milioni per cedere la società a Vialli. Senza spiegare cosa è compreso in quegli ipotetici 100 milioni.
Ferrero ha sbandierato meriti per il settore giovanile, che non sforna un giocatore da anni, colleziona risulta mediocri e rappresenta un debito immobiliare pluriennale per chiunque rilevi la Sampdoria.
La scorsa notte, a Genova e dintorni, i Fieri Fossato hanno manifestato per tutta la città il loro disappunto, diciamo così, esponendo striscioni contro Ferrero, ormai sempre più un uomo solo. Parafrasando il radiocronista Ferretti, nel centenario della nascita di Fausto Coppi, non al comando, ma completamente alla deriva.
IL COMMENTO
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