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Un bonus da 400 euro a testa, con un plafond di 500mila euro, di cui 120mila dati dalla Regione Liguria. E si aggiunge anche l'esenzione del bollo per il primo anno. Le richieste potranno essere presentate dall'1 novembre, data di entrata in vigore dei divieti, ma potranno riguardare rottamazioni e acquisti effettuati già dall'1 settembre.
L'eco-bonus sarà disponibile per le prime 1.250 persone. E sono escluse le auto che rientrano a pieno titolo nell'ordinanza. Quest'ultima, secondo i dati del 2017, riguarda potenzialmente quasi 60mila mezzi: ai 27mila ciclomotori e motocicli si aggiungono, infatti, le 24mila auto a benzina fino a Euro 1 e le 7mila diesel fino a Euro 2.
Tra poco più di un mese, tutti questi mezzi non potranno più circolare, dalle 7 alle 19, in tutti i feriali dal lunedì al venerdì, nel cuore della città, dalla Foce a Dinegro. Ma potranno sfruttare la cinta perimetrale di circonvallazione a monte e la viabilita' a mare, sopraelevata compresa. Prevista nelle prossime settimane l'installazione di una cartellonistica ad hoc ma è escluso l'utilizzo delle telecamere per pizzicare chi non rispettare le regole. Esclusi i veicoli storici, i merci, i mezzi pubblici e le due e quattro ruote con targa straniera. L'ordinanza impone anche lo spegnimento dei motori degli autobus fermi al capolinea e lo spegnimento dei motori per i merci durante le fasi di carico e scarico.
Per ottenere l'eco-bonus, il richiedente dovrà essere in possesso del mezzo rottamato da almeno sei mesi e mantenere il nuovo per due anni, durante i quali il Comune potrà disporre controlli a campione. Sono interessati dall'incentivo tutti i ciclomotori e motocicli rottamati Euro 0 e quelli a motore termico a due tempi fino a Euro 1, che potranno essere sostituiti da scooter e moto elettriche, scooter e moto a benzina da Euro 4 in su, biciclette a pedalata assistita.
Niente da fare per monopattini, hoverboard, segway, mono wheel e simili. "Non potevamo non intervenire, ce lo imponevano l'Europa e la Regione. Anzi, siamo in ritardo già di un anno ma abbiamo usufruito di una deroga per il crollo del ponte Morandi", spiega l'assessore all'Ambiente e alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora. E se tra un anno l'aria della città non testimonierà giovamenti sensibili, l'ordinanza potrebbe essere ancora più restrittiva.
"Dobbiamo fare protezione civile, la consapevolezza di oggi aiuta il successo di domani. Genova e l'Italia sono in infrazione europea e l'ultimo ammonimento ci è arrivato nel 2017. Non potevamo rimanere fermi, altrimenti il sostegno alle migliaia di ragazzi che oggi scendono in piazza, resta solo nelle parole", ha concluso l'assessore regionale all'Ambiente, Giacomo Giampedrone.
IL COMMENTO
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