
"Sono coinvolti in questa storia di doppio lavoro docenti delle università di Napoli 'Federico II', dell'Emilia Romagna, di Genova, Cassino, Bari, Palermo. Fra loro c'è il professore di ingegneria a capo di aziende di progettazione che lavorano in mezzo mondo e fatturano milioni di euro, il docente di architettura con partita Iva che fa lavoretti in proprio, il medico che non solo insegna all'università e svolge attività per il suo policlinico, ma riceve anche per i pazienti di aziende private della sanità. La Guardia di finanza e la Corte dei conti hanno indagato per verificare le 'incompatibilita'' previste per i dipendenti pubblici", scrive il settimanale.
"All'inizio erano solo 411 i docenti 'irregolari' e in gran parte degli atenei del Nord. Ma una volta entrati nei corridoi delle università si è scoperto un mondo di finte consulenze, incarichi non dichiarati e altri escamotage per poter avere un reddito parallelo a quello da docente a tempo pieno. L'ultima sentenza della Corte dei Conti è di pochi giorni fa e riguarda un docente dell'Università di Napoli 'Federico II' che è stato condannato a restituire all'ateneo 776mila euro".
IL COMMENTO
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