Si tratta del viadotto Carlo Alberto, del Baudassina e del Ferrato nell'alessandrino e del Gorsexio e Stura III tra i caselli di Voltri e Masone, in A26. Al vaglio degli inquirenti c'erano già il Pecetti e il Gargassa (A26), il Sei Luci, il Teiro e il Costa (A10), il Bisagno e il Veilino (A12). I nuovi accertamenti nascono dall'analisi delle mail e dei documenti sequestrati nell'inchiesta bis che a settembre aveva portato 3 persone agli arresti domiciliari e 6 misure interdittive, tra Aspi e Spea.
A insospettire i pm sarebbero stati i voti alti dati a viadotti con "appoggi molto corrosi e inefficaci" e "con ammaloramento diffuso sui bulbi inferiori". La procura ha nominato propri consulenti per approfondire questi aspetti, anche Spea e Aspi stanno provvedendo a rimappare lo stato di salute dei viadotti finiti sotto la lente affidandosi anche a società esterne.
IL COMMENTO
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