
Nonostante questo, la linea editoriale di Primocanale, spinta non certo da interessi personalistici ma dalla forte e fondata preoccupazione per il destino della Samp, nei confronti di Ferrero non muta.Tra gli elementi di questo "destino", tuttavia, c'è anche la permanenza in serie A o la retrocessione in B, con tutte le catastrofiche conseguenze che ciò comporterebbe. Ecco perché, in questa fase, riteniamo doveroso e prioritario concentrarci, anche noi per la nostra quota parte, sull'unico obiettivo da perseguire: la salvezza della squadra.
La scelta di Ferrero, dopo avere incassato i "no" di Pioli, Gattuso e forse Garcia, è ricaduta, per la panchina blucerchiata, su Claudio Ranieri. Non perché fosse e dunque risulti adesso la quarta scelta, ma perché costava di più, essendo quello più quotato. Il presidente, con l'acqua alla gola, è stato "costretto" ad affidarsi a lui. L'unico con tutte le carte in regola per tentare l'impresa e per riuscire a portarla a termine.
Su queste basi diamo il benvenuto a Claudio Ranieri, persona perbene, con grande esperienza ed uno stile che può contribuire a sopperire a quello mancante in altri ambiti societari. In questa fase "storica" abbandoniamo le polemiche e la ricerca della verità sulla mancata vendita della Sampdoria, destinata in ogni caso a venire a galla per conto suo. Aiutiamo e sosteniamo Ranieri, che dovrà subito "battezzare" un sistema di gioco ed una formazone base in cui credere e far credere i giocatori. I tifosi della Samp, conoscendoli, pur senza sconti verso Ferrero e i suoi guasti, faranno la loro parte. Il tempo degli alibi è finito. Per tutti. La speranza è che a Ranieri vengano attribuiti poteri esclusivi, nella gestione degli aspetti tecnici ma pure in quelli della comunicazione. Per raggiungere l'obiettivo c'è (anche) bisogno di serenità ed equilibrio. La Sampdoria viene prima di tutto e tutti. Buon lavoro, sir Claudio.
IL COMMENTO
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