L'Istat non conferma i dati preliminari dell'inflazione di settembre, che scenderebbe a +0,3%, da +0,4%. "Ottima notizia, si abbassa ancor di più l'inflazione rispetto alla stima preliminare. Per una coppia con due figli, significa avere una maggior spesa annua di soli 40 euro. Per la coppia con un figlio, il rialzo è di appena 38 euro, 30 euro per la famiglia tipo", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Rese noti, invece, i dati dell'inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150mila abitanti, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita, non solo rispetto all'inesistente famiglia media, ma anche per la famiglia di 3 persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia.
In testa alla classifica delle regioni più costose, in termini di maggior spesa, si conferma la Liguria, che, con l'inflazione a +0,7, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 212 euro su base annua (161 euro per famiglia media). Segue l'Abruzzo, dove l'incremento dei prezzi pari allo 0,7%, implica un'impennata del costo della vita pari a 168 euro, terza la Puglia, dove per via dell'inflazione a +0,6%, si ha un salasso annuo di 147 euro.
Due regioni sono addirittura in deflazione: la Valle d'Aosta, dove il ribasso dei prezzi dello 0,2% si traduce in un risparmio annuo di spesa pari a 73 euro e la Sardegna, con una riduzione dei prezzi dello 0,3% ed una minor spesa di 68 euro.
In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un'inflazione dell'1%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 347 euro (301 per la famiglia media). Al secondo posto Genova, dove il rialzo dei prezzi dell'1% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 316 euro (243 per la famiglia tipo), terza Bari, dove l'inflazione a +1%, comporta una spesa supplementare pari a 258 euro (208 per la famiglia media).
Le città più convenienti sono, invece, addirittura in deflazione. Al primo posto della città più risparmiose Bologna, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,4% genera un risparmio annuo di 148 euro (114 per la famiglia tipo). Al secondo posto Ravenna (-0,4%, pari a -146 euro) e al terzo Ancona, -0,5%, con un ribasso del costo della vita pari a 139 euro (112 euro per la famiglia media).
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Costo della vita: Liguria la regione più cara, Genova al secondo posto tra le città
La classifica dell'Unione Nazionale Consumatori
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