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Reazione alla prospettiva di un riordino della partecipazione dei giocatori alle feste dei circoli
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 Si amplia la frattura fra la tifoseria sampdoriana e la dirigenza. L’appello a un incontro chiarificatore e pacificatore, rivolto da Ferrero ai sostenitori dopo il corteo di martedì sera sotto la villa di Garrone, non è stato raccolto dalla Federclubs, unico soggetto formalmente legittimato ad avere contatti con esponenti della società. Questo diniego potrebbe portare, secondo indiscrezioni, a un riordino restrittivo dei rapporti fra Corte Lambruschini e la tifoseria organizzata, specie per quanto riguarda la presenza di tesserati alle feste dei club.


Tale ipotesi ha indotto la Federclubs a puntualizzare ulteriormente la situazione. “La scelta di non incontrare in questo frangente il sig. Ferrero – recita una nota del sodalizio di via Casata Centuriona - va inquadrata nel più ampio scenario della contestazione che ormai da 16 mesi viene portata avanti da tutto il tifo organizzato Blucerchiato. Non vediamo come tale rifiuto possa essere ritenuto dal sig. Ferrero sorprendente”.
“Riteniamo – prosegue la Federclubs - che alla base di un incontro vi sia il dialogo. Leggere già il contenuto di tale incontro strombazzato a gran voce sui giornali (“dirò ai tifosi che la loro manifestazione è stata una caduta di stile” ... etc) ci dà la sgradevole sensazione che la finalità dell’invito non sia il dialogo ma apparire ad altri come portatore di serenità - dopo anni di fango”.
La Federclubs stigmatizza inoltre l’interpretazione data da un noto foglio sportivo alla contestazione di martedì sera e all’appello all’ex presidente diffuso dalla medesima associazione: “Ci rivolgiamo al Sig. Garrone con il pensiero di tanti club e tifosi, confidando che sia in grado di trovare una soluzione e porre fine alla gestione del sig. Ferrero. La manifestazione sotto casa del Sig. Garrone, gestita dal tifo organizzato, fa uso di due strumenti propri dei gruppi Ultras - il coro e il corteo - per portare un messaggio similare al nostro. Nessun insulto al Sig. Garrone, nessuna follia”.

Quanto all’ipotesi che la società riveda forma e sostanza della partecipazione di giocatori e dirigenti alle feste di club, la Federazione osserva: “Non vogliamo credere di essere tanto importanti da aver distolto le forze societarie da altri eventi richiedendo la presenza di giocatori agli eventi dei Club - eventi che nell’ultimo anno li hanno impiegati in sette/otto serate; feste a cui partecipano centinaia di tifosi Sampdoriani; feste che da decenni, nei buoni e nei cattivi momenti, favoriscono l’integrazione tra Sampdoriani e componenti societarie. Temiamo piuttosto che questa, come altre scelte non del tutto felici, sposti un momento spontaneo nel terreno del marketing e degli introiti societari (aldilà della nobile causa rivolta al Gaslini, da lei citata). Non sarebbe la prima volta, ed è uno degli aspetti per il quale la gestione Ferrero non ha mai creato sintonia col cuore dei Sampdoriani”.

“Le feste dei Club – conclude la nota - proseguiranno come da tradizione e saranno arricchite dalla presenza di giocatori e dirigenti della nostra storia (quindi non attualmente in forza alla Sampdoria, N.d.R.) che sicuramente parteciperanno con spirito Blucerchiato e passione sincera”.