
L’idea di gioca lui ce l’ha, un 4-3-3 che farà il suo esordio sabato sera col Brescia a caccia di una vittoria che manca da quasi due mesi, in casa con la Fiorentina. Rottura netta con la gestione Andreazzoli e anche la conferenza stampa con Thiago ha avuto un passo diverso. Il nuovo tecnico ha coraggio, forse piu’ del presidente Preziosi che lo ha scelto nel nome della “o va o la spacca” in mezzo ad alternative comunque fragili dopo il no reiterato di Gattuso. La missione dell’ex centrocampista rossoblu’ ora allenatore non è semplice a cominciare dal rilancio di alcuni giocatori da cui ci si aspettava molto e che ora paionoi neppure piu’ tanto convinti di essere arrivati qui: per esempio Schone.
E Thiago Motta al danese ha mandato un messaggio chiaro: “Punto su di lui”, come a Criscito. Ma c’è anche Zapata da recuperare e Kouame da ricaricare perché dopo un buon avvio si è scaricato. E poi Gumus, si puo’ riscoprire? Alla domanda del tipo di accoglienza che si aspetta dai tifosi al Ferraris è piaciuto perché ha detto: “Non importa di cosa faranno con me, quello che conta è che aiutino i giocatori e non ho dubbi che accadrà”. Insomma il gruppo, la squadra che a sua volta “dovrà dare il cento per cento per questa maglia”. Preziosi si gioca tutto, lui parecchio in una carriera che deve ancora iniziare e lo fa qui nel Genoa che lo rilancio’ da calciatore, ma lui ha sensazioni positive e questo basta per fare reset e dare una scossa forte ad un Genoa troppo brutto per essere vero.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso