cronaca

Condannato in via definitiva a 11 anni e 6 mesi
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La Corte di Appello di Rennes prenderà una decisione il 15 novembre prossimo su Vincenzo Vecchi, il no global italiano che è stato arrestato in Francia ad agosto e non il 14 novembre come annunciato dalla stessa Corte al termine dell'udienza con le arringhe difensive. Era stata convocata dopo che le autorità italiane avevano fornito, entro il 10 ottobre come richiesto, il supplemento di informazioni relativo ai due mandati di arresto europei che erano stati emanati nei confronti di Vincenzo Vecchi. Gli avvocati di Vecchi, latitante da 8 anni e che era ricercato per i fatti del G8 di Genova del 2001, hanno chiesto al tribunale di dichiarare la nullità del mandato d'arresto europeo e, in subordine, la possibilità per il loro assistito di scontare la condanna in Francia.

Vecchi era stato condannato, con sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione il 13 luglio 2012, alla pena di 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova. Aveva inoltre riportato una condanna a 4 anni di reclusione per alcuni scontri che hanno avuto luogo in occasione di una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006. Il 23 agosto scorso la Corte di Appello di Rennes non aveva concesso l'immediata estradizione di Vecchi, chiedendo alle autorità italiane di fornire, appunto entro il 10 ottobre, un supplemento di informazioni relativo ai due mandati di arresto europei che erano stati emanati nei confronti di Vecchi. Il 27 settembre scorso la Corte d'appello di Rennes aveva respinto la richiesta di scarcerazione che era stata presentata dall'italiano. Gli avvocati di Vecchi, che avevano presentato la richiesta di rilascio lo scorso 22 agosto, chiedevano che fossero concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.