cronaca

"L'azienda ha penalizzato una testata che è la voce di Genova da oltre 130 anni"
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La redazione de Il Secolo XIX ha scioperato. Il giornale, giovedì 21 novembre, non sarà in edicola e il sito, nella giornata di protesta, non è stato aggiornato. "Con questo sciopero – ha spiegato in una nota Il Cdr – abbiamo voluto accendere un faro sull'inaccettabile piano di ristrutturazione del lavoro poligrafico che riguarda Gnn, controllata del gruppo Gedi. Un piano che prevede 121 esuberi a livello nazionale e 27 esuberi su 38 lavoratori poligrafici al Decimonono, oltre che l'accentramento del lavoro grafico su Torino. Insieme alla preoccupazione per il posto di lavoro di colleghi con cui abbiamo collaborato ogni giorno, temiamo che le ricadute di questo piano sul lavoro giornalistico, sull'autonomia e sulla qualità de Il Secolo XIX siano pesantissime e le prospettive per l'unico quotidiano ligure più che mai incerte".

"L'azienda si è affidata ancora una volta solo a tagli del costo del lavoro, senza prospettive, come unica risposta alla crisi del mercato. E ha penalizzato una testata che è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni e che ha già affrontato un durissimo piano di risanamento dei conti negli ultimi sei anni, con sacrifici da parte di giornalisti e poligrafici: solidarietà e cassa integrazione", ha affermato il Comitato di Redazione.

"Tutto questo è accaduto nel principale gruppo editoriale italiano, Gedi. Di fronte alle richieste della redazione di rivedere le ricadute di questo piano per la Liguria, l'azienda non ha fatto passi indietro. Abbiamo chiesto rispetto per i lavoratori di questo quotidiano che ha fornito a tutto il gruppo Gnn contenuti e contributi di qualità. Ma anche per un territorio che ha subito eventi tragici e crisi occupazionali e non vuole vedere affievolire la luce del suo giornale. Anche per questo, Il Secolo XIX è uscito in edicola senza le firme dei suoi giornalisti: gli articoli firmati - compresi quelli che appariranno nella giornata di protesta su alcune sezioni del web - saranno dei colleghi di altre testate del gruppo Gnn".