
Nei prossimi giorni, come assicurato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, l'esecutivo allargherà la richiesta ai danni dell'ultimo fine settimana. In poco più di un mese, dunque, piogge, frane, vento e mareggiate hanno causato alla Liguria 47 milioni di danni di somme urgenze e la necessità di interventi strutturali per altri 360 milioni. Intanto la conta dei danni prosegue in tutto il Paese. Nelle ultime 48 ore i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 2.300 interventi di soccorso tra Piemonte, Liguria e Campania, le regioni più colpite dall'ondata di maltempo. Complessivamente sono stati impegnati 2.500 uomini.
La regione che ha richiesto il maggior impegno è stata la Liguria, dove sono stati effettuati 962 interventi tra le province di Genova, Savona e Imperia e dove è crollato un viadotto sulla A6 all'altezza di Altare. Sull'autostrada sono al lavoro 90 vigili del fuoco e le operazioni di messa in sicurezza dell'area sono rese ancora più complicate dal pericolo di un'ulteriore colta di fango nella zona già franata. Sono invece più di mille gli interventi in Piemonte, tra le province di Torino, Alessandria e Cuneo.
Solo a Torino le squadre hanno svolto oltre 467 interventi per frane, smottamenti, allagamenti diffusi e danni d'acqua in genere. Situazione difficile anche in Calabria dove ci sono stati 330 interventi nelle ultime 24 ore soprattutto nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro. In Lombardia, infine, i pompieri sono impegnati a Pavia, nel quartiere Borgo Ticino, dopo l'esondazione del Ticino.
IL COMMENTO
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