cronaca

Il caso di 17 abitanti a Casareggio di Salata e l'assenza di Enel Sole
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Entroterra, caro entroterra. Parola sbandierata in periodo di campagna elettorale e territorio, spesso, lasciato poi al proprio destino. L'ulteriore caso che fa tristemente riflettere sulle motivazioni che dovrebbe spingere famiglie o semplici cittadini a investire sui territori interni, carenti di servizi, giunge nuovamente dal piccolo comune di Vobbia su cui regna l'affascinante Castello della Pietra (nella foto). 

La realtà è quella di un comune che conta poche centinaia di anime e ha già scontato i disagi di una dipendente infedele di Poste Italiane, poi licenziata dall'azienda (vedi link sottostanti) accusata d'aver asportato ingenti somme di denaro a ignari correntisti o risparmiatori in maggioranza anziani. Ora, un nuovo caso con al centro, ancora una volta, un altro grande gruppo che fa apparire enormi, banali richieste di chi domanda soltanto la minima attenzione per la propria borgata.  

La denuncia giunge da Casareggio di Salata. Qui da oltre 20 giorni, i 17 residenti stanno aspettando la straordinaria grazia che Enel Sole Spa, o la ditta che ha il subappalto, provveda a sostituire due lampadine spente dell'impianto di pubblica illuminazione. Già, due lampadine. Ecco la richiesta. 

Tanto, però, risulta sufficiente per provocare il buio più assoluto nel paese. "Il Comune ha già fatto tre segnalazioni e il sindaco ha parlato con il responsabile di zona. Ma nulla. In pieno inverno e con persone anziane, siamo costretti al buio. Grazie a Enel Sole. Anzi di sole ne vediamo proprio poco" spiegano, amareggiati, alcuni abitanti.