Unica ed inimitabile, la viticoltura dell’estremo levante ligure non smette mai di stupire, con gli “angeli pazzi” delle Cinque Terre e i vini “con la palma” dell’antica Luni: anche nel 2019, per quantitativo di vino prodotto (37%), per superficie coltivata (40%) e per valore della produzione (36%), il primato regionale per la viticoltura va a La Spezia dove, con la vendemmia appena conclusa, si rileva una produzione di almeno 3,3 milioni di litri di vino, buona parte del quale potrà fregiarsi delle denominazioni DOC e IGT.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti La Spezia su dati Istat 2019 a chiusura della campagna vitivinicola che evidenzia un comparto in crescita che conta più di mille produttori di uva, fra professionisti e hobbisti, e oltre 50 cantine vinicole nelle quali si producono vini di eccellenza a marchio DOC Colli di Luni, Colline di Levanto, Cinque Terre / Sciacchetrà e IGT Liguria di Levante.
Il primato di quest’anno – prosegue la Coldiretti – lo si festeggia con l’arrivo sul mercato proprio in queste ore del primo “metodo classico” realizzato con uve 100% Vermentino, coltivate a Luni, dove è stato realizzato un vigneto ad hoc, con allevamento e potature gestite in modo da produrre uve con caratteristiche ottimali per essere spumantizzate, ovvero con l’obiettivo di ottenere maggiore acidità e freschezza. L’idea nasce dall’intuito della famiglia Federici che ha deciso di dedicare l’etichetta al fondatore della cantina Giulio, classe ‘56.
“La viticoltura è un settore di punta della nostra provincia – affermano il Presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli e il Direttore Francesco Goffredo – cresciuto scommettendo sull’identità, fatta di una tradizione millenaria che i nostri imprenditori custodiscono gelosamente. La vendemmia appena conclusa ha prodotto meno uve (-10,8%) rispetto alla precedente a causa dell’andamento climatico della primavera/estate 2019 ma nonostante questo la qualità si è confermata ottima garantendo al vino spezzino di poter ulteriormente consolidare il proprio mercato sia a livello nazionale che mondiale. E come dimostra la nuova uscita sul mercato dello spumante con vermentino in purezza, tanta è la voglia di crescere, sperimentare e creare nuovi prodotti. Da qui la necessità di prevedere idonee misure comunitarie per incentivare gli investimenti in ammodernamento aziendale e per consentire di aumentare la superficie vitata, prima di tutto recuperando vigneti abbandonati ma anche creando nuovi impianti“.
IL COMMENTO
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