cronaca

Verranno effettuati dei rilievi con il drone
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E' di circa 240 mila euro lo stanziamento varato dalla Giunta regionale per la frana di Cenova, frazione di Rezzo, in valle Arroscia, nell'imperiese. Lo smottamento è avvenuto il 20 novembre scorso, come mostrato anche dalle immagini effettuate da Primocanale in diretta, durante l’allerta meteo. Due le delibere, proposte dall'assessore alla Protezione civile e difesa del Suolo Giacomo Giampedrone e approvate dalla Giunta, finalizzate al ripristino delle minime condizioni di sicurezza, attraverso l'assegnazione al Comune di 141.734 euro e alla realizzazione di una rete di monitoraggio, allertamento e ad un piano di emergenza da parte dell'Università di Firenze insieme alla Fondazione Cima, con uno stanziamento di 92.720 euro.

"Grazie alle risorse stanziate da Regione potranno essere eseguiti i primi interventi urgenti - spiega Giampedrone - di ripristino delle condizioni di sicurezza minime, in considerazione del fatto che ad oggi la frana presenta ancora un rischio elevato. È indispensabile procedere al contenimento del versante, per evitare che ad ogni allerta meteo si determini una situazione di pericolo per i residenti. Il piano di monitoraggio è essenziale per capire la dinamica della frana e predisporre un intervento strutturale di messa in sicurezza. I tecnici della Fondazione Cima e dell'Università di Firenze sono i massimi esperti in questo settore e stanno monitorando anche la frana sull'autostrada A6 Savona-Torino".

In particolare, Fondazione Cima effettuerà il rilievo ortografico della frana con l'ausilio di un drone e l'Università di Firenze realizzerà la rete di monitoraggio e allertamento sulla frana. I due enti forniranno il supporto necessario al Comune di Rezzo per la definizione del piano di emergenza e la gestione della situazione di rischio.

Il sindaco di Rezzo, Renato Adorno, aveva fatto una prima stima di 600 mila euro necessari per rimettere in sicurezza il versante e per far vivere i suoi cittadini senza aver paura della pioggia. “Non fatemi dire cosa penso dei politici romani, a Cenova stiamo morendo e non importa perché tanto siamo pochi", aveva detto ai nostri microfoni. Ma il grido d’aiuto è stato raccolto almeno dalle istituzioni locali.