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Nel 2019 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza liguri 1133 donne (di persona o telefonico), di queste ne sono state prese in carico 814 (80 nel territorio imperiese, 41 nel savonese, 664 a Genova, 14 nel chiavarese e 15 nello spezzino). Proprio questi dati sottolineano l'importanza di questa rete solidale.
"I numeri dimostrano che, ogni anno, aumenta la percentuale delle donne prese in carico dai centri dopo il primo contatto: era un obiettivo che ci eravamo dati come sistema. La capacità di inserire in un percorso sicuro i casi che provano a emergere è un segnale importante: dimostra che la rete è attiva e reattiva, e così anche i finanziamenti hanno un impatto sempre maggiore”, ha commentato l’assessore regionale alle pari opportunità Ilaria Cavo.
“I Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, insieme ai servizi sociali dei Comuni e ai servizi sanitari, costituiscono il fulcro della rete territoriale della presa in carico della vittima, svolgendo un presidio fondamentale sul territorio e fornendo un aiuto indispensabile a tutte le donne che subiscono violenza", ha poi ricordato l'assessore.
"A questo rafforzamento della nostra rete abbiamo voluto aggiungere sei progetti di sensibilizzazione in tutta la Regione, coinvolgendo scuole, famiglie e insegnanti, in modo da prevenire tutti quei comportamenti che in futuro possano sfociare in atteggiamenti discriminanti o peggio violenti. La campagna #nessunascusa, lanciata in occasione del 25 novembre, prosegue tutto l'anno con l’impegno concreto di Regione Liguria e di tutti i soggetti della rete”.
IL COMMENTO
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