"L'emergenza non è affatto terminata per la Liguria, né tantomeno per il Ponente". Queste le parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante l'incontro tra sindaci, sindacati e associazioni di categoria, che si è svolto questa mattina a Palazzo Nervi a Savona. "In un tessuto infrastrutturale endemicamente debole come il nostro, quando una calamità si abbatte ripetutamente come avvenuto lo scorso autunno, le problematiche riaffiorano. La fragilità ligure è eredità di decenni di scarsa manutenzione, non possiamo abbassare la guardia".
La conferenza è stata inaugurata dalle parole del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, con la lettura della lettera (testo integrale QUI) indirizzata al primo ministro Giuseppe Conte, e per conoscenza al prefetto di Savona Antonio Cananà, al presidente dell’Upi Michele De Pascale e a quello dell’Anci Antonio De Caro. Un'azione, quella scelta da Olivieri, resasi necessaria per fare un quadro della complessa situazione che sta vivendo Il Savonese a livello infrastrutturale, sia viario sia ferroviario.
“Sono convinto che un segnale forte e chiaro possa essere inviato a Roma non da tante iniziative sparse, sebbene tutte valide, ma da un unico tavolo in grado di unire tutte le voci del territorio. Occorre operare in sinergia e l’importanza di questo appuntamento in Provincia consiste proprio nell’avere ancora il presidente Toti presente nel nostro comprensorio a garanzia di un filo diretto con il governo" conclude Olivieri prima di leggere la missiva indirizzata a Conte.
Il tavolo tra Regione Liguria, Provincia e sindaci si è aperto con una buona notizia per i comuni del Savonese: "Questa mattina il Consiglio dei Ministri ha deliberato sulle somme urgenze restanti. Sono quindi stati approvati 77 milioni in più, che vanno a sommarsi ai 49 milioni (ovvero il 50% della capacità di copertura ndr.) precedentemente presentati dalla Provincia. Le somme verranno erogate nel giro di pochi giorni, ma solo i danni infrastrutturali ammontano a 150 milioni" prosegue Toti.
"Questi fondi ministeriali non sono che un primo passo - prosegue Toti - perché il gap infrastrutturale della Liguria è altissimo: le stime dei danni toccano i 500 milioni di euro, non solo somme urgenze, quindi, ma anche danni a privati con ripercussioni sull'economia. Regione Liguria aveva chiesto ripetutamente al Governo un procedimento di legge, tramite utilizzo di fondi di protezione civile con piano triennale di investimenti, così da recuperare interamente le somme urgenze. Ma il governo ha ancora un debito con la Liguria, pertanto continueremo a chiedere risposte chiare e poteri straordinari per far fronte a questa emergenza".
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