Sono stati tutti assolti perchè il fatto non sussiste i dieci dipendenti comunali di Sanremo che avevano chiesto di procedere secondo il rito abbreviato nell'ambito dell'inchiesta sui 'Furbetti del cartellino'.
Sedici hanno chiesto ed ottenuto il patteggiamento con pene comprese tra gli 11 mesi e un anno e mezzo. Al termine della lettura della sentenza lacrime e abbracci tra imputati e avvocati. Sono 16 gli imputati che procederanno con il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio. Le loro posizioni saranno trattate nelle aule del palazzo di giustizia di Imperia, il prossimo 8 giugno, data fissata per l’apertura del processo.
Alberto Muraglia, il 'vigile in mutande' che timbrava il cartellino e tornava a casa all'interno del Comune di Sanremo, è stato assolto con rito abbreviato durante l'udienza preliminare. Lo stesso procedimento si è chiuso con 10 assoluzioni, 16 rinvii a giudizio e altrettanti patteggiamenti. Tra le accuse quella di truffa ai danni dello Stato.
"Andate aff..., mi avete rovinato la vita", ha gridato una donna uscita dall'aula udienze dopo la lettura del dispositivo di assoluzione nei suoi confronti. "Una decisione assolutamente corretta e in linea con le risultanze del procedimento, per cui non mi stupisce affatto", ha detto Alessandro Mager, uno degli avvocati del collegio difensivo. Per l'avvocato Alessandro Moroni "è il momento di spegnere i riflettori e lasciare che questa vicenda torni a essere come tutti gli altri processi. Il vaglio di questi filmati ha detto che erano innocenti".
Per il sostituto procuratore Grazia Pradella "l'impianto accusatorio vede una sostanziale conferma in sedici patteggiamenti e altrettanti rinvii a giudizio. Per quanto riguarda gli abbreviati leggeremo con attenzione le motivazioni e decideremo il da farsi anche perché su queste posizioni vi erano prove che la procura ha considerato importanti e di spessore. Valuteremo con estrema serietà, così come con estrema serietà sono state considerate le prove fotografiche e documentali". La data di inizio del processo, per chi ha scelto il rito ordinario, è stata fissata al prossimo 8 giugno.
LA VICENDA - Il 22 ottobre 2015 con il blitz della guarda di finanza a palazzo Bellevue, sede del Comune di Sanremo si conclude l'operazione 'Stakanov' mirata a individuare dipendenti assenteisti. Al termine dell'indagine sono finiti indagati 195 dipendenti su 271, oltre il 70% della forza lavoro. Tra questi quello che divenne suo malgrado l'icona dell'indagine: il vigile urbano che, in ciabatte e mutande, timbrava il cartellino. Lo stesso che, licenziato nel 2016, oggi in rito abbreviato, è stato assolto. 35 dipendenti vennero messi agli arresti domiciliari, 200 i segnalati. Le prove messe insieme dalle Fiamme gialle sono state in parte documentali e in parte videoregistrate con telecamere nascoste nelle 21 sedi del Comune di Sanremo.
Si procede per truffa ai danni dello Stato e interruzione di pubblico servizio. Parallelamente all'inchiesta giudiziaria la Commissione Disciplinare si è messa all'opera: in pochi mesi ha disposto 32 licenziamenti, 98 sospensioni da alcune settimane a sei mesi, 21 sanzioni, 19 rimproveri e 28 archiviazioni. Tra i sospesi figuravano anche alcuni dirigenti, non toccati dall'inchiesta penale ma 'puniti' per omesso controllo. La maggior parte dei dipendenti licenziati ha impugnato il provvedimento ma 16 di loro accettarono il licenziamento dopo il mancato accoglimento del ricorso in primo grado.
cronaca
'Furbetti del cartellino' di Sanremo, assolti i dipendenti che avevano scelto il rito abbreviato
Rinviati a giudizio in 16
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