
E proprio il capogruppo regionale della Lega Senarega ha detto: “No a parole d’odio al Festival di Sanremo. Mi vergogno di giovani pseudo cantanti che paragonano le Donne a ‘troie’, violentate, stuprate e usate come oggetti. Quelle parole non possono andare in diretta sul servizio pubblico della Rai. Ricordo che con la Lega al Governo - ha aggiunto Senarega - abbiamo approvato il ‘codice rosso’ per cui la donna che denuncia deve essere convocata dal pm entro tre giorni. Pur rispettando l’indipendenza della direzione artistica del Festival organizzato e finanziato dalla Rai e le conseguenti scelte, si deve evitare la partecipazione di persone e la diffusione dal palco di messaggi negativi e di odio che diffondano la mancanza di rispetto, incitino alla violenza o a qualsiasi tipo di discriminazione. Pertanto, con questo documento, abbiamo impegnato la giunta regionale ad assumere opportuni provvedimenti per evitare che la Rai contribuisca a diffondere pubblicamente simili messaggi” ha concluso Senarega.
IL COMMENTO
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