cronaca

Iniziate le operazioni di demolizione
1 minuto e 34 secondi di lettura
Era già lì quando nella seconda metà degli anni ’60 venne costruito ponte Morandi. Era già lì e serviva all’allora azienda municipalizzata per il gas.

Ma il gasometro sotto la collina genovese di Coronata, costruito negli anni cinquanta, dal 1985 è diventato un monumento di archeologia industriale tanto che molti pensavano fosse intoccabile. E invece verrà distrutto.

Iren, dopo aver bandito la gara per la demolizione, ha dato ufficialmente il via al cantiere per cancellare quell’imponente serbatoio visibile da tutta la vallata e concepito per stoccare 100mila metri cubi di gas. La scoperta della partenza dei lavori è stata fatta quasi per caso dai residenti di corso Perrone che, ai piedi del gasometro, hanno notato il cartello di inizio lavori.

Il serbatoio verrà demolito pezzo per pezzo senza l’uso di esplosivo ed entro l’estate dovrebbe sparire proprio quando il ponte per Genova vedrà definitivamente la luce.

I due interventi però sono slegati l’uno dall’altro.

Svaniscono dunque le ipotesi dell’architetto Boeri di trasformarlo in una struttura per immagazzinare energia prodotta da fonti rinnovabili o di mantenerlo come un pezzo di memoria della Valpolcevera che non c’è più. Dopo quelli di Cornigliano abbattuti tra il 2006 e il 2007 sparirà anche questo gasometro.

E ora gli abitanti dei quattro palazzi di corso Perrone si interrogano su questa e altre vicende che li riguardano da vicino

"La demolizione del gasometro, la pulizia dell'area soprastante i nostri palazzi, la revoca della concessione ad utilizzare i giardini dietro le nostre case - ha raccontato ai nostri microfoni - Francesco Beretta, presidente del comitato Quattro Palazzi di corso Perrone - ci fa pensare che qualcosa si sta muovendo, ma non sappiamo cosa. E siccome tutto avviene sulle nostre teste o quasi ci farebbe piacere essere informati".