A un anno e mezzo dal crollo di Ponte Morandi, i familiari delle 43 vittime del disastro hanno posato altrettante rose all'ingresso della sede genovese di Autostrade. Un gesto simbolico e potente, al termine della manifestazione organizzata per chiedere maggiore sicurezza e che quanto accaduto non si ripeta. Il presidio, che ha visto anche un volantinaggio nei pressi del casello di Genova Ovest e qualche minuto di blocco del traffico, era organizzato dal comitato Ricordo vittime di ponte Morandi ma le adesioni di altre associazioni sono state numerose (CLICCA QUI).
Alle 11.36, la stessa ora in cui il 14 agosto 2018 il ponte crollava, la manifestazione ha invaso pacificamente lo svincolo autostradale. Dalle auto e dai tir fermi in coda è partito, spontaneo, il suono dei clacson, in segno di vicinanza. "Oggi non siamo nella zona del ponte ma comunque in un luogo che purtroppo ci riporta alla nostra tragedia", ha detto, commossa, Paola, la madre di Mirko Vicini, lavoratore Amiu morto sotto alle macerie del viadotto. Tra i presenti Egle Possetti, presidente del comitato dei familiari della vittime e parente della famiglia di Pinerolo distrutta nel crollo: "Siamo qui per ricordare i nostri cari, ma anche per chiedere misure per migliorare la sicurezza delle strade, e che ci siano presto degli imputati e dei capi di imputazione all'altezza". (CLICCA QUI)
Al presidio anche i genitori e i fratelli di Luigi Altadonna, altra giovane vittima, e Gianluca Ardini, uno dei sopravvissuti, alcuni politici in rappresentanza discreta di partiti e amministrazioni ma anche esponenti dei comitati degli sfollati, dei commercianti e dei residenti dei quartieri colpiti a vario titolo dalla vicenda del Morandi. Subito dopo il blocco del traffico i manifestanti si sono mossi a piedi verso la sede del primo tronco di Autostrade, poco distante. La direzione di tronco già nelle prime ore del mattino aveva listato a lutto gli ingressi degli uffici e ha fatto sapere di aver lasciato aperta la sbarra del parcheggio proprio per permettere ai comitati di entrare, se lo avessero voluto. Così è stato. (CLICCA QUI)
Le 43 rose sono state lasciate sulla porta a vetri dell'edificio e tra i rami di alcune aiuole. Il tutto sotto lo sguardo di alcuni dipendenti di Autostrade, alcuni anche in strada. Infine è scattato un applauso. Intanto da Autostrade per l'Italia, su pressione del Mit, è giunta la decisione di rendere gratuito il passaggio sulla A12 tra Lavagna-Rapallo fino al 29 febbraio, salvo proroghe, in concomitanza con il rilevante numero di cantieri temporanei per chi effettua un percorso tra i caselli di Sestri Levante (A12) e Genova Bolzaneto (A7), in entrambi i sensi di marcia. (CLICCA QUI)
cronaca
Ponte Morandi 18 mesi dopo, un minuto di silenzio e 43 rose davanti Autostrade
La manifestazione ha invaso pacificamente lo svincolo autostradale
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