Il successo della notte bianca di Genova ha ancora una volta confermato il valore di Genova, città del tempo libero, del turismo e della cultura.
Ora bisogna riempire il bianco di contenuti, quelli che devono dare a Genova un valore industriale, commerciale, professionale. Dopo la notte viene il giorno e, purtroppo, il giorno genovese non è così frizzante come le ore dopo il tramonto. Frizzano solo le liti, le gelosie, i veti incrociati che sembrano ritrovare una linfa incredibilmente vivace.
I cosiddetti Poteri, non hanno ancora capito che, andando avanti di questo passo, nella città resterà molto poco da spartirsi. Se i leader di industriali, commercianti, porto, e quelli degli enti locali, Regione, Comune e Provincia non si renderanno conto che per sopravvivere è indispensabile fare squadra, la decadenza sarà sempre più vicina.
E’ una fine ingiusta per chi crede in Genova e per chi continua a investire in questa città.
Primocanale ha acceso due maxi schermi sul più alto tetto della città, che illuminano le serate genovesi anche con le notizie. Una redazione-studio d’avanguardia, al ventinovesimo piano del grattacielo di Piacentini, è lo snodo di una informazione che viaggia sulla crossmedialità, cioè contemporaneamente più mezzi di comunicazione: tv analogica, digitale, televideo, internet, web tv, maxi schermi. Noi ci crediamo.
E con noi molti altri genovesi, aziende d’avanguardia, professionisti, commercianti, artigiani, giovani che hanno deciso di giocare il tutto per tutto sul successo della città.
A questi genovesi la politica deve dare delle risposte, ha il dovere di fare e non soltanto annunciare.
Fare vuol dire, decidere in tempi rapidi, scegliere le persone capaci da mettere nei posti chiave e non lacché con tessera da tenere tranquilli.
Aspettiamo fiduciosi, ma non per l’eternità.
IL COMMENTO
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