Nella serata del 13 febbraio, alla Spezia, poco prima che la Via Xxiv Maggio faccia ingresso nel Centro Kennedy, alcune pattuglie di Militari della Compagnia Carabinieri della Spezia sono intervenuti, a seguito di segnalazione telefonica pervenuta al 112, poiché alcuni passanti erano riusciti a fermare un giovane che, pochi istanti prima, in una traversa che costeggia lo stabile dove ha sede uno dei dipartimenti cittadini dell’Asl5 aveva aggredito, strattonandola violentemente, una donna riuscendo ad asportarle la borsa.
La signora, che fortunatamente non ha riportato lesioni, pur avendo inizialmente tentato di opporre viva resistenza alla veemenza del suo aggressore, ha dovuto desistere dinanzi alla minaccia del malfattore che urlava dicendo che avrebbe usato un coltello in caso avesse continuato ad opporglisi. La prontezza di un giovane cittadino della Nigeria, primo ad intervenire ed accorgersi di quanto stava accadendo, ha evitato che il malfattore, che aveva con sé la borsa con gli effetti personali della sua vittima, riuscisse a darsi alla fuga per le vie adiacenti favorito dalla scarsità delle condizioni di luce di alcune aree, le più appartate, di quel quartiere.
L’intervento in zona anche di altre persone, attirate dalle urla della donna e dal trambusto venutosi a creare, ha consentito di dar manforte allo straniero ed assicurare, poco dopo, il rapinatore nelle mani delle Forze dell’Ordine che lo hanno preso in consegna ammanettandolo. I Carabinieri intervenuti, una volta sinceratisi delle condizioni di salute della persona rapinata, una signora 67enne residente alla Spezia prossima al pensionamento, molto spaventata ma incolume, l’hanno accompagnata presso la Caserma Dalla Chiesa ove hanno acquisito le sue dichiarazioni.
La parte offesa ha riconosciuto senza ombra di dubbio la persona fermata in colui che l’aveva assalita, e le hanno così potuto restituire la borsa. Raccolti sul posto ulteriori preziosi elementi investigativi, anche attraverso la ricostruzione dei fatti fornita dal citato cittadino nigeriano, nell’occasione sentito con la collaborazione di un interprete non conoscendo perfettamente la lingua italiana, il rapinatore, uno spezzino 26enne con trascorsi con la giustizia e già noto agli operanti, informato in tal senso il Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia, è stato condotto nel carcere di Via Fontevivo dove martedì scorso è stato sentito dal Gip che ha convalidato i provvedimenti adottatati nei suoi confronti. Il giovane al momento rimarrà in carcere.
La tempestiva cattura del rapinatore, resa possibile anche da uno specifico dispiegamento di Militari che, in abiti civili, per giorni hanno controllato tale area della città, è frutto di una minuziosa attività di analisi di recenti analoghi episodi, avvenuti tra il 10 ed il 13 febbraio, che gli investigatori hanno ritenuto tutti essere stati commessi dalla stessa mano. A seguito dell’arresto del borseggiatore del giorno 13, infatti, la Sezione Operativa del Norm della Compagnia Carabinieri della Spezia, concluse rapidamente le indagini, ha depositato presso la Procura della Repubblica della Spezia una ulteriore informativa di reato a carico del giovane che è ritenuto responsabile, nell’ordine, dei seguenti ulteriori gravi reati:
Il 10 febbraio alle ore 18:00 nello Stradone d’Oria (poco distante dalla Caserma sede del Comando Provinciale Carabinieri), tentata rapina in danno di una Sig.ra 56enne, residente in quella zona, che mentre rincasava è stata avvicinata da un giovane incappucciato. Nella circostanza, pur non riuscendo ad asportarle la borsa, il malfattore le ha puntato al ventre un coltello, fuggendo poi in bicicletta. La vittima, in seguito, ha riconosciuto nel ladro, nelle immagini fotografiche mostratele dai Carabinieri, il suo aggressore.
Sempre il 10 febbraio alle ore 19:00 all’incrocio tra Via V.Veneto e Via I. Nievo, furto con strappo e lesioni personali in danno di una Sig.ra 71enne che stava passeggiando, la quale è stata raggiunta alle spalle da un ragazzo incappucciato che le ha strappato la borsa che portava sulla spalla, contenente un portafoglio con denaro, documenti ed un cellulare, facendola cadere a terra. Trasportata presso il pronto soccorso alla donna è stato rilasciato un referto medico di 7 giorni di prognosi. Il coinvolgimento oggettivo del sopracitato borseggiatore in questa aggressione è comprovato dal rinvenimento presso la sua abitazione, nell’occasione perquisita dai Militari, del portafoglio della sua vittima privo, oramai, del denaro.
L'11 febbraio alle ore 16:20 in Via Gagliola, certamente l’episodio più grave. Rapina impropria in danno di una Sig.ra di 64 anni che passeggiava. Un giovane incappucciato, che indossava una vistosa felpa di colore azzurro, l’ha raggiunta alle spalle e le ha afferrato la borsa che conteneva una cospicua somma di denaro, documenti ed effetti personali. Nella veemenza dell’azione, ed a seguito degli strattoni ricevuti, la vittima è caduta rovinosamente a terra procurandosi la frattura del bacino. Ne avrà per non meno di 40 giorni, come diagnosticato dai sanitari dell’Ospedale della Spezia che l’hanno visitata e trattenuta alcuni giorni in osservazione. Purtroppo la signora – che a causa della severità delle fratture patite è stata sentita dai Militari presso la sua abitazione, non potendo muoversi – ha riconosciuto solo i capi di abbigliamento del sopracitato ladro, che sono stati sequestrati presso la sua abitazione, in particolare quella vistosa felpa azzurra. Anche una testimone, una donna che in quel frangente era affacciata ad un balcone, pur non riconoscendo nelle foto mostratele l’autore del reato, ha indicato nella stessa felpa azzurra quella vestita dal malfattore.
Il 13 febbraio alle ore 18:30 in Via Naef, trenta minuti prima di essere arrestato. Tentata rapina in danno di una Sig.ra di 49 anni che stava camminando tranquillamente in strada. La donna ha raccontato agli investigatori che è stata raggiunta alle spalle da un giovane che, inizialmente, credeva fosse semplicemente impegnato a fare footing. Una volta arrivato alla sua altezza, però, le ha afferrato con decisione la borsa che lei, con forza, ha saldamente trattenuto a sé opponendosi alla violenza dell’uomo. Ne è nata una breve colluttazione fatta di strattoni e spintoni durante la quale la vittima, pur essendo riuscita ad evitare che la borsa le fosse asportata, è caduta malamente a terra. In tale sfavorevole posizione il suo aggressore, anziché desistere, ha continuato a strattonarla per prenderle la borsa tanto da arrivare perfino a trascinarla con forza al suolo. La tenacia della donna, e le sue urla che hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, andati poi in suo soccorso, lo hanno messo definitivamente in fuga. Il giorno seguente, a causa del persistere del dolore alle anche ed alla schiena, la donna è stata visitata presso il pronto soccorso, accompagnata da una pattuglia dell’Arma, dove è stata refertata per lesioni giudicate guaribili in giorni 20 di prognosi. In sede di riconoscimento la Sig.ra fa fornito importanti indicazioni sulla corporatura ed i tratti somatici del sopracitato ladro.
Le indagini, d’intesa con il Pm Dr.ssa Monica Burani, stanno proseguendo al fine di consolidare ulteriormente il quadro accusatorio nei riguardi dell’arrestato anche attraverso analisi tecniche, essendo stati sequestrati in casa sua due telefoni cellulari, e visione di filmati estrapolati da sistemi di video sorveglianza pubblici e privati.
IL COMMENTO
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