"Ho visto che il sindacato nazionale dei medici chiede le dimissioni del ministro Speranza perché non ha fatto quello che doveva. Se c'è un problema di salute pubblica, o è intervenuto in ritardo, o è intervenuto poco e male. Io chiedo conto al presidente del Consiglio. E' lui che risponde della sicurezza e della salute pubblica del popolo italiano". Lo ha detto Matteo Salvini, a margine di un evento elettorale a Genova in vista delle Regionali. Una cena alla Fiera del Mare a cui hanno partecipato 1500 attivisti.
"Mi sembra evidente che se l'Italia è l'unico Paese in Europa ad avere questi problemi - ha aggiunto il leader della Lega - è evidente che qualcuno non ha fatto quanto doveva. Sicuramente a livello di governo qualcuno ha sottovalutato, non ha capito o non ha voluto fare quello che doveva". Secondo Salvini, "aumentare i controlli è doveroso. Via aerea, via terra e via mare. Non è il momento delle mezze misure: mi sembra ancora che nel governo ci sia qualcuno che dice 'vediamo, pensiamo, volontario...' I medici da settimane chiedevano la quarantena per i soggetti a rischio e sono stati ignorati. Ora vanno isolati coloro che sono stati a contatto", ha prosegiuto il leader della Lega.
"Qualcuno deve spiegare agli italiani perché ci si è mossi a fine febbraio quando l'allarme è di fine dicembre e le richieste pressanti della Lega sono da gennaio. Non vorrei essere profeta di sventura ma immagino che i medici che dicono che presto il fenomeno sarà esteso a tutte le regioni non siano dei matti", ha detto Salvini. E Marine "Le Pen fa bene a chiedere dei controlli al confine con l'Italia. Un mese fa, il 31 gennaio, chiesi che l'Italia chiudesse, controllasse, limitasse e mettesse in quarantena chi tornava dalla Cina, quello che la medicina suggerisce: ci hanno detto che eravamo degli sciacalli e degli allarmisti, adesso dobbiamo limitare i danni. E' giusto che gli altri facciano quello che l'Italia non ha fatto settimane fa".
Prima di raggiungere insieme al parlamentare Edoardo Rixi la sala del padiglione Nouvel alla Fiera del Mare dov'era atteso da 1500 militanti, il leader della Lega ha parlato anche delle prossime elezioni regionali. Quella che si presenta in Liguria "è assolutamente una coalizione forte. Per noi parlano i fatti. Tornerò a Genova nelle prossime settimane perché uno dei tanti impegni che ci eravamo presi era la demolizione del quartiere di edilizia popolare della Diga di Begato. E' un simbolo, la vita è fatta anche di simboli. Il quartiere sarà risistemato e costruito. Uno dei tanti segnali di una Genova e di una Liguria che nonostante i tantissimi problemi di questi anni, non si è mai fermata, anzi, è ripartita più bella e forte di prima", ha concluso Salvini.
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Coronavirus, Salvini: "Governo tentenna, non è il momento di mezze misure"
"Sicuramente a livello di governo qualcuno ha sottovalutato la situazione"
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