
Per quanto riguarda i provvedimenti negli scali in caso di un possibile aggravamento della situazione del virus "è evidente che nel nostro caso un blocco del'attività si propagherebbe a tutto il Nord Italia" sottolinea Signorini, visto che 5.550 mezzi pesanti ogni giorno arrivano e partono dai porti di Genova e Savona e raggiungono Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e "il porto di Genova copre il 65% dell'import-export extra Ue della Lombardia".
Un tavolo tecnico sta intanto lavorando ad alcune proposte normative per le misure da proporre per lo scalo se la situazione si aggravasse: ad esempio individuare una zona isolata per i controlli, in modo da non interferire con l'attività. Inoltre 'Autorità portuale con la Capitaneria sta valutando la scelta di un sito che possa essere idoneo per far ormeggiare navi che abbiano bisogno di controlli e accertamenti per periodi lunghi
IL COMMENTO
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