
"Nessuno si sta lamentando del crollo del trasporto, perché in una occasione del genere, sarebbe folle anche pensarlo", prosegue l'email. "Il problema che vorrei sottolineare in questo caso, come spesso accade nei terminal genovesi, è la scarsa cura del personale marciante. Ore di coda per gli autisti a causa del provvedimento varato che consente ingresso di massimo 20 persone alla volta nell'ufficio merci, come se non fosse possibile il contagio fuori da quelle quattro mura".
"La questione è questa. Se vogliamo che il virus non si espandi ancor di più allora si deve fermare il paese, perché le persone viaggiano e le merci non si trasportano da sole. Le persone che sono li in coda, che staranno ore prima di scaricare un contenitore devono essere tutelate, loro in primis. Per la salvaguardia di tutto il paese, perché viaggiano ogni giorno. Allora che senso ha fermare solo i viaggi di “piacere” quando la maggior parte delle persone circola ugualmente?". Questo è l'interrogativo che arriva dal mondo dell'autotrasporto, davanti a scenari come quelli di località sciistiche o sul mare prese d'assalto.
IL COMMENTO
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