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Il tecnico della Sampdoria riconosce lo smarrimento di fronte alla pandemia
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 Claudio Ranieri ammette di aver vacillato di fronte al Coronavirus. “La prima reazione fu di allarme. Mi sono spaventato. Poi però, parlando con i calciatori e sentendo che la situazione era sotto controllo – dice alla “Gazzetta dello Sport” mi sono tranquillizzato”.


Come se ne esce? Il tecnico della Sampdoria è chiaro: “Dobbiamo comportarci da squadra, rispettare l’allenatore e le sue regole. Il tecnico in questo momento è il governo che dà le indicazioni: gli italiani devono applicarle. È questa la strategia per vincere la partita”.
Il tecnico del Doria passa il tempo come molti italiani costretti all'autoreclusione domestica: “La Settimana Enigmistica è un ottimo passatempo e un buon allenamento mentale. Lettura dei giornali. La fisioterapia per recuperare il tono muscolare al ginocchio sinistro. E la tv per seguire gli aggiornamenti. Vedere le immagini delle bare e ascoltare i bollettini quotidiani è un enorme dolore”.
Ranieri riconosce la validità del rinvio di Euro 2020: “Era inevitabile e mi pare un provvedimento sensato. Questo permetterà ai campionati nazionali di ricominciare l’attività senza fretta e nel rispetto delle norme di sicurezza. Il calendario sarà stravolto, si giocherà d’estate, ma lo faremo con il sorriso. Il calcio che riprende è un segnale della vita che torna alla normalità”.
Il tecnico della Sampdoria ha lasciato la famiglia a Roma: “Uso Skype per vederci, con mia figlia, genero e nipoti. Roma non è in piena emergenza. È stato importante mettere a disposizione nuove strutture come il Columbus, ma io rilancio una proposta: riapriamo il Forlanini. Meglio gli ospedali rigenerati che le tende da campo”.
Uno sguardo all'estero: “Ho allenato il Valencia, città dove si svolge una festa popolare come le Fallas, il nostro Carnevale di Viareggio. Vedere tutte quelle persone in strada, quando già il Coronavirus stava diffondendosi in Europa, mi ha allarmato. Anche Liverpool-Atletico a porte aperte è stata un errore. La Spagna adesso dovrà seguire il percorso intrapreso dall’Italia. Il virus non ha frontiere. Non lo fermi alle dogane”.