cronaca

Il bollettino di venerdì 20 marzo
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Continua a salire il numero di vittime in Liguria per Covid-19. Sono 119 le persone decedute dall’inizio dell’emergenza e 1092 le persone positive. Intanto la Regione Liguria vara nuove misiure restrittive per evitare assembramenti (LEGGI QUI)


I NUMERI - Sono 1092 le persone positive al coronavirus, 129 in più rispetto a ieri giovedì 19 marzo. Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 694 sono ospedalizzate, 305 al domicilio e 93 clinicamente guarite (ma restano positive e sono a casa). Delle persone positive, ospedalizzati sono 694 persone, di cui 121 in terapia intensiva. Questa la suddivisione per singola azienda/ospedale: Asl1 - 115 (14 terapia intensiva), Asl2 - 109 (15 terapia intensiva), Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 2, Asl 3 Villa Scassi – 65 (13 in terapia intensiva), Asl 3 Micone di Sestri Ponente – 0, Asl4 – 27 (10 terapia intensiva) , Asl5 - 58 (13 terapia intensiva), San Martino – 119 (32 terapia intensiva), Galliera – 141 (16 terapia intensiva), Evangelico – 58(8 terapia intensiva). Al Domicilio 305 (27 più di ieri) e le persone clinicamente guarite (ma restano positivi e sono a casa) 93 persone, 11 in più di ieri. Si segnalano, da inizio emergenza, 8 persone (5 in più di ieri) guarite con due test consecutivi negativi Persone in sorveglianza attiva: totali 1860. Di cui Asl1 – 359, Asl2 – 229, Asl3 – 391, Asl4 – 474, Asl5 – 407. Le persone decedute sono 119 dall’inizio dell’emergenza, 28 in più di ieri.


LE VITTIME IN LIGURIA – Il bilancio delle vittime per coronavirus continua ad aumentare in Liguria: sono stati superati i 100 morti nella giornata di oggi venerdì 20 marzo. All'ospedale di Imperia tra la serata di ieri giovedì 19 marzo e la mattinata di oggi sono morte due persone: una donna di 93 anni, della provincia di Imperia, ricoverata dal 18 marzo ed un uomo di 91 anni, originario del Piemonte, ricoverato dal 17 marzo. Altri due decessi si sono registrati questa mattina all'ospedale di Sanremo. Si tratta di un uomo di 87 anni, originario del Piemonte, ricoverato dal 12 marzo nel reparto di malattie infettive e di una donna di 86 anni, della provincia di Imperia, ricoverata dal 16 marzo nel reparto di malattie infettive.

Nelle ultime 24 ore altre 6 vittime, tutte residenti in provincia di Savona, sono state segnalate dalla Asl 2 Savonese. Nel presidio ospedaliero di ponente sono morti 3 uomini di 66, 74 e 85 anni e due donne di 89 e 91 anni e nel presidio di levante un uomo di 67 anni. La direzione sanitaria dell'ospedale Galliera di Genova ha segnala 2 nuovi decessi di pazienti positivi al coronavirus. Un uomo di 64 anni, genovese, è morto ieri era alle 20 e 20 nel reparto di rianimazione ed un uomo di 87 anni, anch'egli genovese, è deceduto alle 21 e 30 nel reparto di malattie infettive. Entrambi i pazienti soffrivano anche di altre patologie ed il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso.

Dall’ospedale Policlinico San Martino di Genova sono stati segnalati tre decessi: una paziente nata e residente a Genova di 81 anni, deceduta presso il Padiglione 12, un paziente nato in provincia di Caserta ma residente a Genova di 72 anni, presso la Rianimazione del 3° piano del Monoblocco e un paziente nato e residente a Genova di 68 anni, sempre presso la Rianimazione del Monoblocco.

La Direzione sanitaria e la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero Asl 5 hanno segnalato altri quattro decessi: una donna di anni 77 residente nel Comune di Levanto ricoverata nel reparto di Medicina interna dell’ospedale Sant’Andrea, un uomo di anni 77 nel reparto di Malattie Infettive e residente nel Comune di Beverino, un uomo di anni 54 residente nel comune della Spezia e ricoverato nel reparto di rianimazione e un uomo di anni 67 ricoverato nel reparto di Pneumologia. Inoltre, è pervenuto oggi il risultato del tampone positivo al Covid-19 di una donna di anni 72, deceduta il 17 marzo nel reparto di Medicina d’Urgenza dello stesso nosocomio e residente nel comune di Vezzano Ligure.

Infine, la direzione medica dell’Ospedale Villa Scassi ha segnalato otto decessi: un uomo di 91 anni genovese, un uomo di 81 anni genovese, una donna di 69 anni genovese, una donna di 90 anni genovese, una donna di 81 anni genovese, un uomo di 81 anni genovese, una donna di 79 anni genovese e infine un uomo di 73 anni genovese. Tutte le vittime presentavano comorbidità


POSTI LETTO AD ALTA E MEDIA INTENSITA' -
"Entro sabato la Regione Liguria raggiungerà i 133 posti letto sanitari ad alta intensità e 704 a media intensità, con prospettiva in aumento". Lo spiega l'assessore alla Sanità della Regione Liguria Sonia Viale stasera nel punto stampa sull'emergenza coronavirus. "Gli ospedali non sono più quelli a cui eravamo abituati, - commenta Viale i cambiamenti al sistema sanitario ligure provocati dal virus - abbiamo e dobbiamo continuare ad avere la capacità di accogliere i pazienti in rianimazione e nei reparti a media intensità".

SOLIDARIETA' PER IL SAN MARTINO -
Grazie alla raccolta fondi lanciata dal
Policlinico San Martino di genova con l'hashtag #genovapersanmartino, è già stata raccolta una somma superiore al milione di euro. I fondi sono in parte già stati utilizzati per potenziare i reparti di terapia intensiva. CLICCA QUI PER CONOSCERE TUTTI I DETTAGLI

MUORE UN CAPOFFICINA 54ENNE DI FINCANTIERI DEL MUGGIANO -
Un capo officina dello stabilimento Fincantieri del Muggiano, alla Spezia, è deceduto all'ospedale Sant'Andrea per coronavirus. La notizia è stata confermata dall'azienda che esprime cordoglio. L'uomo, spezzino, aveva 54 anni ed era ricoverato da una settimana nel reparto di terapia intensiva. CLICCA QUI PER CONOSCERE I DETTAGLI 

CHIUSURE SUPERMERCATI - Il presidente della Liguria Giovanni Toti, dopo la firma di un'ordinanza per chiedere ai sindaci della Regione di individuare e chiudere i luoghi di potenziale assembramento, ha chiarito di essere contrario alla chiusura dei supermercati nei weekend: "Comporterebbe una corsa all'acquisto di generi alimentari" e creerebbe il rischio di persone che si affollano al sabato sera nei supermarket prima della chiusura, ha spiegato. "La distanza tra le persone e il fatto di non avere luoghi affollati è una priorità - ha aggiunto Toti - e chiedo uno sforzo assoluto alle compagnie della distribuzione alimentare per garantire l'apertura più estesa possibile degli esercizi commerciali in modo che si possa diluire il numero delle persone che ci vanno dentro nell'arco della giornata".