
Le curve che quotidianamente utilizziamo per programmare la disponibilita' di sale di rianimazione e di letti di media intensita' di cura ci confermano un cauto ottimismo". Quanto al futuro, "di sicuro non potremo stare chiusi in casa per sempre - afferma Toti -: i soldi che il Governo sta mettendo sono un pannicello caldo e perfino tutti quelli che l'Europa (se volesse, cosa assolutamente non scontata) potrebbe mettere in campo non basterebbero mai per assicurare il benessere al nostro Paese - aggiunge -. In Liguria abbiamo deciso di non chiudere alcuni cantieri strategici per il territorio, ad esempio quelli che serviranno a salvare in futuro il nostro territorio da alluvioni e nuovi lutti. E quelli come il ponte per Genova, indispensabili per la nostra economia. Ora, mentre lottiamo per spegnere i focolai del virus, bisogna cominciare a pensare al dopo. Difficilmente la situazione cambiera' prima di Pasqua, ma subito dopo occorre immaginare un ritorno alla normalita'".
IL COMMENTO
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