
"Al momento abbiamo liberato 316 alloggi, bisogna trasferire ancora 48 famiglie, 24 delle quali non vogliono spostarsi per motivi oggettivi, sociali e di salute, per cui i traslochi proseguiranno ma avremo bisogno di un supporto da parte di asl e servizi sociali". Da ieri, nel quartiere, sono comparsi cartelli che invitano a spostare le auto per esigenze di cantiere. "Quello che si verifica in questi giorni - spiega Cotena - è una preparazione delle aree di cantiere, pulizia, studio, valutazione, rimozione di materiali e rifiuti". Secondo l'amministratore unico di Arte Genova, le resistenze degli inquilini sono giustificate ma "anche per via dell'emergenza Coronavirus, sarebbe meglio che le famiglie venissero ricollocate in appartamenti nuovi e integrati in comunità di quartiere al più presto". L'appalto per la demolizione, senza esplosivo, è stato vinto da un consorzio di imprese siciliane che, in questo momento, stanno lavorando al progetto definitivo e attuativo "a distanza".
IL COMMENTO
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