
“Le tempistiche di erogazione non sono adatte all’urgenza che le aziende riportano e – aggiunge Barbara Banchero segretario di Cna Genova - ogni singola banca richiede della documentazione aggiuntiva che complica e allunga la richiesta delle PMI. La discrezionalità delle singole banche rispetto all’automatismo previsto dal Decreto governativo andrebbe verificata attentamente così come dovrebbe essere controllato che la liquidità aggiuntiva vada effettivamente all’impresa e non venga poi usata dalla banca per la copertura di operazioni già in essere”. “Per tutti gli strumenti previsti dal Decreto – conclude Paola Noli - le risorse complessive di 1,7 miliardi sono attualmente insufficienti e auspichiamo che il previsto nuovo Decreto di fine aprile preveda un deciso incremento”.
IL COMMENTO
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