
"La scelta degli azionisti - spiega una nota - è stata quella di contenere l'utile rispetto all'anno precedente, quando il bilancio aveva registrato un attivo di un milione e 46 mila euro, accantonando risorse che consentano di far fronte alle ricadute negative sul traffico aereo causate dall'emergenza Covid-19". L'assemblea che ha approvato ieri i conti, con un incremento del valore della produzione operativa del 6,3% a 32 milioni e 756 mila euro, ha rinnovato anche il cda con quattro riconferme (Barbara Pozzolo, Lelio Fornabaio, Fausto Palombelli e il presidente Paolo Odone) e l'ingresso di Mario Tullo al posto di Renato Redondi.
"L'esercizio 2019 chiude un ciclo che ha visto la ripartenza dell'Aeroporto di Genova, che nel 2018 si è classificato primo per crescita in Italia e nel 2019 ha proseguito lo sviluppo del traffico superando per la prima volta nella sua storia quota un milione e 500 mila passeggeri" dice Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, azionista di maggioranza della società. "L'emergenza Covid-19 ha causato una brusca frenata nel percorso di crescita - aggiunge - ma siamo al lavoro per prepararci alla ripartenza non appena le condizioni lo renderanno possibile. Anche per questo abbiamo dato indicazioni affinché la Società confermi il piano di investimenti che, con la realizzazione dell'ampliamento e l'ammodernamento dello scalo entro il 2022, consentirà di realizzare uno dei primi "Terminal sicuro" a livello internazionale".
IL COMMENTO
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