
Ora la parola passa alla Camera dei deputati, che grazie all’attività del relatore, on. Bernardo Marino, potrebbe votare domani e poi al governo per la stesura finale. Successivamente, il testo dovrà essere aggiornato dal legislativo del Ministero dei Trasporti e adottato dal governo.
CONFINDUSTRIA NAUTICA si aspetta al più presto il testo definitivo dall’esecutivo, in accoglimento delle istanze del settore e a completamento della riforma del 2018 che indicava chiari principi di semplificazione per le aziende e riduzione degli oneri per gli utenti, oggi quanto mai urgenti.
“Il Senato ha accolto le nostre osservazioni e di questo ringrazio tutti i membri della Commissione” - aggiunge Cecchi - “fra cui il mantenimento di una disciplina unitaria a livello nazionale dell'utilizzo a fini commerciali dei natanti, da adottare con uno strumento snello come un decreto del Ministro delle infrastrutture, la non obbligatorietà di installazione a bordo di un apparato satellitare, pur consentendone l'eventuale installazione facoltativa, la previsione del noleggio alla cabina nel charter, la distinzione fra istruttore professionale di vela e quello dilettantistico dei circoli sportivi”.
“In particolare esprimo apprezzamento per la richiesta avanzata dal sen. Santillo di inserire nel Codice il concetto di nautica sociale” - conclude Cecchi.
IL COMMENTO
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