Al mercato orientale di Genova si prova piano piano a ritornare alla normalità, dal 60% di calo delle vendite nel periodo del lockdown nel mese di aprile, a un 30% recuperato nel mese di maggio, e per giugno l’obiettivo è riprendere l’ultimo trenta che avanza, composto quasi unitamente dai lavoratori delle aziende che continuano ad essere in smart working. “L’afflusso maggiore naturalmente lo si nota il venerdì e il sabato mattina, che sono quasi tornati alla normalità, gli altri giorni invece stenta un pochino diciamo”, così ai microfoni di Primocanale il presidente del Mercato orientale Mario Enrico.
Nella giornata odierna (lunedì 1 giugno per chi legge ndr) tra i banchi dell’Orientale il via vai di clienti non manca, tra la spesa del post weekend e quella prefestiva, considerando che per la festa della Repubblica (martedì 2 giugno ndr) c’è chi tornerà a gustarsi un pranzo in famiglia o con gli amici, sempre rispettando il distanziamento fisico. Un calo sì, ma sempre all’interno di una continuità del lavoro che per molti commercianti è mancata per oltre 70 giorni. “Non possiamo lamentarci per il semplice fatto che noi comunque eravamo aperti, in confronto a tanti altri colleghi che hanno dovuto tenere chiuse le proprie attività, sarà anche stata giusta ma certamente ne hanno subito le gravi conseguenze, noi qua abbiamo continuato a lavorare”, spiega il presidente.
A sostenere le vendite il servizio a domicilio di cui molti hanno usufruito e che – ci spiega Enrico – “continua a funzionare ancora adesso, un po’ meno ma oramai è diventato parte integrante del nostro lavoro”. A tenere vivo il mercato orientale anche i tanti lavoratori degli uffici che rappresentano, nel centro della città, una parte fondamentale dell’economia, non solo alimentare. I prezzi sono aumentati, chiedo ad Enrico? "Sì, in alcuni momenti, in pieno lockdown più che altro, soprattutto quelli della frutta, ma adesso sono rientrati a livelli normali". Uno steward ad ogni ingresso che contingenta le entrate al mercato e che, tra i banchi, chiede di mantenere la distanza di sicurezza. Sono queste alcune delle misure adottate in epoca di Covid, insieme ovviamente all’utilizzo obbligatorio della mascherina.
Ma come si stanno comportando i clienti? La risposta del presidente del Mercato orientale arriva senza esitazioni: “Direi molto bene, hanno tutti la mascherina, sono pochi quelli che non ce l’hanno ma noi, nel caso, le abbiamo messe all’entrata per chi se la fosse dimenticata”. Anche se, lo ricordiamo, la mascherina a Genova è obbligatoria anche all’aperto, da ordinanza del Comune, almeno fino a domenica 7 giugno. E tra una spesa e l’altra, al mercato orientale c’è chi analizza così la situazione: “Come va il mercato orientale? Cerchiamo di tirarlo su noi pensionati”, ci dice un signore in attesa del proprio turno.
cronaca
Mercato orientale di Genova: recuperata la clientela, mancano i lavoratori in smart working
Perso il 60% ad aprile ma recuperato un 30% a maggio
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