
Durante il dibattito è stato approvato, con una modifica proposta da Claudio Muzio, un primo emendamento, presentato da Alice Salvatore (IlBuonsenso), che consente anche a 15mila cittadini iscritti nelle liste elettorali di poter presentare la proposta di referendum consultivo. Muzio, per trovare una mediazione rispetto alla versione iniziale dell'emendamento di Salvatore (che prevedeva un numero minimo di soli 5mila cittadini per presentare il referendum consultivo), ha proposto al consigliere di elevare il numero di cittadini necessari a 15mila unità. La proposta è stata accolta da Salvatore.
Introdotto il referendum obbligatorio delle popolazioni interessate per procedere all'istituzione di nuovi Comuni o alla modificazione di circoscrizioni e denominazioni comunali. Viene, inoltre, disciplinata la procedura per la fusione per incorporazione di uno o più Comuni in un Comune contiguo e viene assorbita la disciplina del referendum confermativo sullo Statuto e sulle leggi di modificazione statutaria.
L'iniziativa per la formazione delle leggi referendaria viene assunta da un terzo dei componenti dell'assemblea legislativa, da almeno 5mila elettori iscritti nelle liste elettorali dei Comuni della Regione, da almeno dieci Comuni, uno più comuni che rappresentino complessivamente 50mila abitanti; una o più Province, dalla Città Metropolitana. In particolare la richiesta del referendum consultivo facoltativo relativa a progetti di legge o provvedimenti di competenza consiliare va presentata da un terzo dei componenti dell'assemblea legislativa o dalla commissione competente e va approvata a maggioranza assoluta.
IL COMMENTO
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