cronaca

Primi segnali da parlamentari sul 'caso Liguria' contro la gestione del Mit
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Ha riaperto con circa un'ora di ritardo il tratto autostradale della A26 tra Ovada e il bivio con la A10 dove durante la notte sono state ispezionate diverse gallerie. Il ritardo ha creato subito le prime code soprattutto per i turisti in arrivo dal Piemonte e la Lombardia diretti verso le riviere. La situazione peggiore si registra in A26 con code fino sei chilometri di coda, in direzione Genova, tra il bivio A26/Diramazione A7 Milano-Genova e Ovada. In A7, in direzione Genova, fino a tre chilometri di coda tra Vignole e Ronco Scrivia. In A10, in direzione Genova, coda di tre chilometri tra Arenzano e il bivio A10/A26 Trafori. Sempre in A10, ma in direzione Ventimiglia, coda di oltre tre chilometri tra Genova Pra' e Arenzano.

Disagi quindi che persistono sull'A26 Genova-Gravellona in direzione del mare. La polizia stradale di Belforte Monferrato segnala code a tratti tra il chilometro 35 e il bivio per la A10 Genova-Ventimiglia. Autostrade per l'Italia "ha incrementato i presìdi lungo la tratta per il monitoraggio delle condizioni di viabilità e l'assistenza alle stazioni", riporta una nota. A Masone, in provincia di Genova, vicino all'ingresso dell'autostrada si è svolta una manifestazione organizzata dal Gruppo Viabilità Valli Stura e Orba. Centinaia i cittadini della zona esasperati dalla situazione, con la viabilità locale al collasso. Alla protesta hanno preso parte anche amministratori dell'Ovadese.

Cantieri autostrade, Valle Stura in piazza con la protesta dei residenti - CLICCA QUI


"La situazione sta diventando intollerabile" e per questo "ho assunto tre atti ufficiali: esposto alla procura della Repubblica di Genova che sottolinea la non ottemperanza alla nostra ordinanza di tre giorni fa da parte del ministero, e l'insufficienza del piano strutturale sulla manutenzione delle gallerie sul piano della sicurezza funzionale del traffico, come evidente dai reiterati allarmi, che arrivano dal 118 e dalle strutture ospedaliere, sull'enorme difficolta' dei trasporti sanitari e di emergenza", ha comunicato il governatore della Liguria, Giovanni Toti. (CLICCA QUI)

Dopo l'ennesimo avvio di giornata
contraddistinto dalle code in autostrada per la presenza di numerosi cantieri. Il presidente della Regione ha poi sottolineato, con un post sulla sua pagina Facebook, che "la Liguria è compatta nel dire basta a questa situazione drammatica sulle nostre autostrade. Siamo di fronte all'isolamento del Nord Ovest, un'intera area geografica locomotiva del Paese, e del più grande sistema portuale italiano, nell'assordante silenzio romano". Nel frattempo i responsabili della Direzione di Tronco di Genova di Autostrade e quelli del dipartimento regionale di Emergenza 118 si sono sentiti per concordare ulteriori modalità di comunicazione sulle condizioni del traffico autostradale ligure, oltre a quelle già in funzione tramite il Comitato Operativo Viabilità della Prefettura di Genova.

"Abbiamo chiesto insistentemente che per il 10 luglio siano terminati i cantieri e dal 10 in poi le ispezioni si facciano solo dalle 22 alle 6: questa è la richiesta ufficiale che vogliamo sia mantenuta, cioè che Mit e Autostrade si adeguino per avere questa possibilità, due corsie per ogni senso di marcia. La Liguria è compatta nel chiederlo", ha detto il sindaco di Genova, commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci, sulla situazione della viabilità e dei cantieri autostradali nel nodo di Genova. "C'è esigenza di conoscere il piano operativo il più presto possibile".

LA POLITICA NAZIONALE - Del caos sulle autostrade liguri si accorge (finalmente)
anche lo politica nazionale, e si indigna in modo bipartisan. "Sono settimane che la Liguria è bloccata, isolata da code chilometriche per cantieri infiniti. Per tutta la settimana ci sono state colonne infinite di camion. Questo blocco sta tagliando le gambe al Porto di Genova e al turismo ligure, con gravissime ripercussioni economiche.In un Paese normale un ministro dei Trasporti che non sa gestire una simile vergogna, e oltre tutto non dice una parola a riguardo, dovrebbe solo dimettersi", afferma il senatore Roberto Calderoli (Lega), vice presidente del Senato. "Invece di andare al cinema, il presidente del Consiglio Conte farebbe bene ad andare in tv a spiegare a famiglie, lavoratori, aziende perché da settimane le autostrade della Liguria sono nel caos, con disagi pesantissimi. I cittadini meritano spiegazioni, scuse e risarcimenti", scrive su twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

SCARICABARILE MIT-AUTOSTRADE -
Nel frattempo prosegue lo scaricabarile tra il Ministero dei Trasporti e Autostrade sul caos in Liguria. Se nelle ultime ore l'ad Roberto Tomasi aveva chiaramente indicato le responsabilità del Mit con un cambio di protocollo improvviso ("Il 26 maggio il Mit ci ha impartito nuove prescrizioni: smontare entro il 30 giugno tutte le onduline, che sono 350mila metri quadri, attività che avevamo pianificato di concludere entro l’anno, dopo averne verificato la tenuta, per non impattare troppo sulla viabilità. Abbiamo avuto indicazioni differenti", aveva detto Tomasi in una intervista del 29 giugno), il sottosegretario Traversi (LEGGI QUI) e il ministro De Micheli hanno rimandato le accuse al mittente negando nuove disposizioni in corso d'opera (LEGGI QUI)

ANAS CAUTA CON AUTOSTRADE -
Ore decisive per il futuro della concessione di Autostrade per l'Italia. In Senato l'amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, dichiara la disponibilità del suo gruppo a subentrare alla società del gruppo Benetton nella gestione delle rete Autostrade. Ma lo fa con molta prudenza: "Anas non è interessata a prendere concessioni. Ma siamo a disposizione del governo per qualsiasi necessità. Siamo pronti a fare quello che il governo ritiene più opportuno fare". Servono però uomini e risorse. Se arriveranno il gruppo è pronto ad assorbire i settemila dipendenti di Autostrade e subentrare nel servizio: "Lo abbiamo già fatto con le strade rientrate dalle Regioni e dalla Province, 3000 km lo scorso anno e circa 3500 per il 2020. A oggi gestiamo oltre 30mila km di rete stradale autostradale di cui 1.300 km di autostrade e raccordi".

GRAVI DISAGI AI PORTI LIGURI - "Dal caos delle autostrade liguri non si esce senza una programmazione puntuale degli interventi e la comunicazione continua e tempestiva delle chiusure agli operatori", ha detto il presidente dell'Autorità di sistema portuale di Genova e Savona, Paolo Emilio Signorini. E guardando al futuro del porto di Genova aggiunge: "La situazione delle autostrade e della logistica in Liguria è certamente critica. Però il porto della Lanterna svolge un ruolo che rende difficile sostituirlo: ha un larga movimentazione di container, circa 2,3 milioni l'anno, ed è di servizio a un bacino economico forte, quello del Nord Italia; ha, inoltre, un tesoretto di professionalità, composto da una rete di committenza che comprende oltre 1.200 realtà tra terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi e autotrasportatori".