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Terza sconfitta consecutiva per i blucerchiati, dopo la salvezza matematica conquistata a Parma
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 Terza sconfitta consecutiva per la Sampdoria che, dopo avere conquistato la salvezza matematica a Parma, ha staccato la spina perdendo il derby e contro la Juve a Torino e col Milan a Marassi. Per fortuna i blucerchiati si sono messi al sicuro col tris di successi a spese di Udinese, Cagliari e Parma, preceduti dalla decisiva vittoria di Lecce bissata dal successo sulla Spal. A quota 41 la squadra di Ranieri si è fermata ed era difficile pensare che, perduto il derby, il riscatto potesse arrivare contro la Juve che doveva vincere lo scudetto e il Milan in piena corsa europea.
Per il resto c'è poco da commentare, di fronte a una resa senza condizioni di fronte ai rossoneri determinati ad assicurarsi il quinto posto, che permetterebbe un percorso facilitato in Europa League. Il re della serata è stato Zlatan Ibrahimovic, che il prossimo 3 ottobre compirà 39 anni, forse il più grande calciatore del suo tempo per classe, continuità e temperamento. Lo svedese di origini bosniache ha inaugurato le marcature, premessa della doppietta personale interpolata dalla rete di Calhanoglu. La partita è stata senza storia, forse non è stata neppure una partita.


In sede di formazione, Ranieri presenta la grande sorpresa di Falcone (campione d'Italia Allievi Nazionali nel 2012, all'esordio assoluto in A) tra i pali al posto di Audero, ormai inviso al pubblico. Mancano anche Thorsby squalificato ed Ekdal non convocato. In avanti spazio a Quagliarella e Ramirez. I rossoneri invece devono fare a meno degli indisponibili Conti, Musacchio e Romagnoli. In campo Zlatan Ibrahimovic assistito dal trio Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic.
Ed è proprio lo svedese, lasciato inopinatamente solo, a portare in vantaggio i rossoneri alla prima azione. Siamo al 4' e il Milan si porta avanti. I rossoneri insistono e all'8' hanno due occasioni consecutive, sulle quali Falcone si dimostra degno dell'occasione concessagli da Ranieri.
La Sampdoria tiene botta, ma non riesce a impensierire Donnarumma, davanti al quale Pioli ha schierato una squadra assai munita. Il primo tiro arriva al 23', con Augello che va sul fondo e crossa per Ramirez, il cui destro è debole e non crea problemi al portiere rossonero.
Alla mezz'ora si rivede Ibra, che riceve da Hernandez e calcia di sinistro, trovando lìopposizione di Colley. Al 36' Bereszynski viene ammonito per aver fermato col braccio un'azione di Ibrahimovic. Al 38' iniziativa personale di Hernandez, che parte palla al piede da centrocampo e arrivato in area mette al centro per Saelemaekers che però calcia male e manda il pallone in curva. Al 39' si vede la Sampdoria: servizio di Vieira per Quagliarella che si libera ma viene pescato in posizione di fuorigioco. Il primo tempo si conclude col minimo vantaggio rossonero.

Dopo l'intervallo esce Ramirez ed entra Maroni: scelta opinabile perché riguarda un giocatore che non verrà riscattato, a causa del prezzo elevato. In campo anche Léris al posto di Depaoli, mentre nel Milan Leao prende il posto di Rebic. La Sampdoria sfiora subito il pari, con gli sviluppi di una punizione su cui Colley da posizione eccellente colpisce alto. Quindi la difesa doriana si frantuma nuovamente davanti al Milan, colpo di testa di Ibrahimovic per Calhanoglu che segna nel presepio blucerchiato. D'istinto Pasqua annulla, per una spinta di Ibra su Vieira, ma l'arbitro viene chiamato al VAR a controllare l'azione e convalida la rete.

Non c'è più partita, il Milan affonda i colpi nella difesa doriana ormai allo sbando, il quasi 39enne Ibrahimovic piazza la doppietta personale: azione di contropiede con Saelemaekers che serve centralmente Calhanoglu. Il turco avanza e serve al limite Ibrahimovic. Lo svedese entra in area, alza la testa e col sinistro beffa Falcone sul primo palo. La partita potrebbe finire con mezz'ora di anticipo, ma al 78' la Sampdoria avrebbe la possibilità di segnare il gol della bandiera con Maroni, che si fa parare da Donnarumma un rigore concesso dal VAR dopo un intervento di Kjaer su Bertolacci. Il gol della bandiera arriva egualmente nei secondi finali con il giovane Askildsen, con un gran tiro dalla distanza. Ma non è finita, perché al 92' arriva il quarto gol rossonero di Leao.


SAMPDORIA-MILAN 1-4
RETE: 4' Ibrahimovic, 52' Calhanoglu, 58' Ibrahimovic, 87' Askildsen, 92' Leao.
SAMPDORIA (4-4-1-1): Falcone; Bereszynski, Colley, Yoshida, Augello; Depaoli (46' Léris), Linetty (74' Askildsen), Vieira (74' Bertolacci), Jankto; Ramirez (46' Maroni); Quagliarella (74' Gabbiadini) (a disposizione: Audero, Bonazzoli, La Gumina, Tonelli, Ferrari, Murru, Rocha). Allenatore Ranieri.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria (62' Castillejo), Kjaer, Gabbia, Hernandez; Kessié (790 Biglia), Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu (62' Bonaventura), Rebic (46' Leao), Ibrahimovic (79' Paqueta) (a disposizione: Begovic, A.Donnarumma, Brescianini, Laxalt, Krunic, Biglia, Maldini). Allenatore Pioli.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli.
NOTE: ammoniti Bereszynski, Rebic.