cronaca

Il commento del governatore della Liguria
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 "Genova non è in ginocchio. Lo avevamo detto con il sindaco Bucci a poche ore dal crollo di Ponte Morandi. Eravamo stati anche criticati per questo. Invece avevamo ragione e oggi restituiamo a Genova il suo ponte. In quelle parole pronunciate a caldo, con il dolore che esplodeva in noi ma con le maniche già rimboccate per lavorare, c'era tutto l'orgoglio e la tenacia tipica dei genovesi. In quelle parole pronunciate nel momento più buio c'era la forza di andare avanti da subito. Lo abbiamo fatto. Senza dimenticare mai le 43 vittime. Il loro ricordo ci ha accompagnato in ogni giorno di lavoro e sarà così per sempre" commenta il governatore e commissario per l'emergenza di Ponte Morandi Giovanni Toti.


"Il primo pensiero in questa giornata è per chi non c'è più, per le loro famiglie che aspettano giustizia, e noi la pretendiamo con loro. Perché quel ponte non doveva cadere e qualcuno dovrà pagare. Ed è per questo che oggi non sarà una festa. Resta però la soddisfazione per l'impresa riuscita grazie al lavoro di donne e uomini che oggi ringrazieremo e che ci hanno fatto rialzare con fierezza e tenacia. Lo avevamo promesso ed è stato così. Benvenuto Ponte Genova San Giorgio: unisci la città e portaci verso un futuro migliore!". E ancora sul lavoro e collaborazione avuta tra i due commissari, quello all'emergenza e alla ricostruzione: "La collaborazione tra le due strutture è stata importante. Abbiamo lavorato bene insieme. Abbiamo fatto come le coppie di poliziotti, dove c'è quello buono e quello cattivo". Lo ha detto il presidente ligure Giovanni Toti accanto al commissario Marco Bucci rispondendo ai cronisti prima della cerimonia di inaugurazione. "Io ho fatto il poliziotto buono, Bucci quello cattivo - ha aggiunto Toti -. Lo si vede anche dal fisico, io sono quello pacioso, lui è il duro".