cronaca

Il sottosegretario pentastellato a margine di un incontro a Genova
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Appuntamento fissato a Roma. La settimana inizia con una notizia importante per la scuola: il Cts presenterà le linee guida definitive per disciplinare il trasporto pubblico nell'era del Covid. A novembre il Governo dovrebbe stanziare un'integrazione di fondi alle Regioni per aumentare i mezzi del trasporto pubblico a livello nazionale come misura di contrasto alla pandemia e in vista della ripresa delle scuole.

La novità principale dovrebbe riguardare la capienza dei mezzi. "Potrebbe essere alzata al 75%, però le valutazioni sono ancora in corso" quindi non è ancora una percentuale definitiva", conferma il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Traversi. "Ovviamente ci sarà un incremento dei mezzi pubblici, verso novembre dovrebbe esserci un nuovo finanziamento per avere più mezzi nel Tpl, intanto stiamo valutando una portata che potrebbe essere limitata in base al minutaggio, sotto i quindici minuti di viaggio si potrebbe lavorare come nella normalità", ha detto il sottosegretario.

L'incontro seguirà di fatto la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria in modalità videoconferenza. All'ordine del giorno le valutazioni delle linee guida per l'informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico. Tema che è poi sarà all'ordine del giorno nella successiva Conferenza Unificata che il ministro Francesco Boccia ha convocato (in modalità videoconferenza) subito dopo l'incontro col Cts.

Traversi conferma inoltre che "il progetto della Gronda autostradale
di Genova non è mai stato abbandonato. Quando qualcuno dice che 'manca una firma per partire con la costruzione' dimentica che al giorno d'oggi non è così la situazione, perché quella era un'opera legata al concessionario, quindi bisogna chiudere la vicenda con Autostrade. E speriamo di farlo prestissimo. Dopo si potrà chiudere anche la situazione della Gronda". Parole che rappresentano forse la più clamorosa conferma di un dietrofront pentastellato sull'infrastruttura che solo 5 anni fa era in cima alle opere da non realizzare nel programma del M5s. Sulla costruzione del nuovo tunnel della Val Fontanabuona "stiamo facendo valutazioni importanti e a breve speriamo di portare buone notizie", ha concluso il parlamentare pentastellato.