
"Eseguiremo la prima, la seconda e la quarta sinfonia di Beethoven e alcune rare ouvertures. Nel caso del concerto del 18, accanto alla quarta sinfonia eseguiremo un integrale della suite Genova che il maestro Lorenzo Perosi aveva dedicato alla città", anticipa Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice. Suite che tra l’altro è già stata eseguita in occasione del concerto per le vittime di Ponte Morandi.
Su il sipario dopo il grande successo dell’orchestra in trasferta al Festival di Spoleto. Ma non è la prima volta che il pubblico ritorna in platea, dopo la certificazione internazionale Biosafety. Le regole sono sempre le stesse: la capienza è ridotta a 950 posti, modulo per la tracciabilità da firmare, misurazione della temperatura e mascherina indosso quando ci si muove all’interno del teatro. E intanto la stagione sarà svelata passo passo, ma non per questo non riserverà delle sorprese.
"Posso già anticipare che ci saranno tre grandi e importanti produzioni operistiche, una in particolare quella inaugurale dedicata alla musica barocca genovese con un omaggio al grande Alessandro Stradella", rivela il sovrintendente. Uno degli obbiettivi del Carlo Felice, infatti, è quello di riportare alla luce pezzi della storia musicale genovese e il celebre compositore è notoriamente legato alla città, dove ha composto diverse commedie musicali e dove poi, il 25 febbraio 1682, fu assassinato in Piazza Banchi.
IL COMMENTO
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