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"Sconcertante la strumentalizzazione a oltranza sulla decisione condivisa con Regione Liguria sul divieto assoluto di assembramento nel quartiere dell'Umbertino e sugli altri provvedimenti presi in materia di contenimento del contagio. Le decisioni sono state assunte nell'esclusivo interesse di tutta la cittadinanza, suffragate dagli esperti in materia di prevenzione sanitaria che ci hanno dato indicazioni su come gestire i cluster". Lo dice il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dopo che in città sono scoppiate aspre polemiche sui provvedimenti presi, in particolare sulle restrizioni nel Quartiere Umbertino, quartiere popolato per lo più da stranieri.
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"Tutta la città deve osservare il rispetto delle norme di prevenzione sanitaria e delle disposizioni date dalle ordinanze, e non quella invece di metterle in discussione generando preoccupazione e confusione tra i cittadini. Questa è la stagione della responsabilità - ha aggiunto Peracchini -. Condanno fortemente il cattivo esempio di chi sta seminando un nuovo morbo, quello del sospetto, dell'ignoranza e della discordia, costruendo ad arte polemiche inutili per calcoli meramente elettorali": risponde così all’opposizione che aveva avanzato alcune critiche.
Ma non è l’unica polemica che il sindaco si trova a fronteggiare. Raffaella Paita come deputata di Italia Viva, infatti, ha sostenuto che "L'origine di questa impennata dei contagiati va ricercata tra varie cause e probabilmente è anche da ricondurre alle manifestazioni organizzate per la promozione in seria A della squadra locale. Migliaia di persone senza distanziamento, e in molti casi senza mascherina, sono rimaste per tanto tempo insieme”, chiedendo persino le dimissioni del primo cittadino.
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Critiche anche dai sindacati sull’aver rinviato l’inizio della scuola soltanto nel comune della Spezia e non in tutto il territorio della provincia dato che in molti si spostano da comune a comune per lavoro o per andare a scuola.
IL COMMENTO
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