
Il 14 settembre, tra mille difficoltà e le polemiche, quasi 6 milioni di studenti torneranno sui banchi. Non tutti i nodi sono stati sciolti. Mancano ancora gli ormai famosi banchi monoposto e gli spazi a disposizione per garantire a tutti di rientrare a pieno ritmo in sicurezza. Avanti, quindi, con ingressi scaglionati, orari ridotti, planning settimanali da definire. Avanti con non troppe certezze sul percorso da seguire al primo starnuto o sulla possibilità o meno di proseguire con la didattica a distanza, ma avanti.
In Liguria sono sei su 234, di cui 176 dotati di scuole, i Comuni che hanno deciso in autonomia di rinviare l'inizio dell'anno scolastico a dopo le elezioni del 20-21 settembre, contrariamente al 14 settembre fissato a livello regionale e nazionale. Si tratta di quattro realta' dell'imperiese, Bordighera, Ospedaletti, Vallecrosia e Soldano, a cui si aggiungono Albenga nel savonese e Bogliasco nell'area metropolitana di Genova.
"Le mascherine per le scuole le deve fornire il Commissario di Governo incaricato. E questo e' un fatto inequivocabile, che le opposizioni non possono contestare in alcun modo. Lo hanno annunciato in pompa magna Conte e Azzolina e invece continuo a ricevere segnalazioni preoccupanti da tutta la Liguria sull'assenza di dispositivi di protezione, banchi e docenti. Abbiamo sollecitato la Direzione scolastica che ci ha assicurato che arriveranno al più presto e ce lo auguriamo", ha scritto sui social il governatore ligure Giovanni Toti.
IL COMMENTO
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