
“E’ un tipo di test a lettura ottica – spiega Marta Caltabellotta direttore sanitario Asl 3 - si fa un tampone solo nasale, viene posto su una piastrina a lettura ottica e se si colora la barra vuol dire che non sei negativo”. E proprio in caso di non negatività viene fatto il tampone nasofaringeo.
“Il numero dei positivi è variabile – racconta Caltabellotta – primi giorni intorno al 10%, poi 3% mentre ieri 6% di positivi ne troviamo perché più ne cerchi e più ne trovi”.
Vista la richiesta – conferma il direttore sanitario – si andrà avanti molto probabilmente oltre alle due settimane previste.
Alle 8.15 quando vengono distribuiti i 250 biglietti di prenotazione in tanti devono tornare a casa. La prima ad arrivare alle 3 di notte è Mias, tutti in fila per maggior sicurezza. C’è anchi chi è arrivato alle 4 da Sampierdarena “per essere sicuri di non avere la malattia” e chi ci tiene a sottolineare che si sente bene “ma visto che è gratuito lo faccio” e auspica “tamponi a tappeto nel centro storico”.
Anche in caso di negatività fondamentali le regole anti contagio.
“Sia questo rapido che quello molecolare – conclude Caltabellotta - attesta lo stato di salute in quel momento, non significa che non lo prenderai, serve per vedere come stai oggi, uno potrebbe essere nel periodo di incubazione e domani o dopodomani essere positivo. Se oggi sei negativo sai che non sei stato a contatto di positivi e se rispetti le norme ossia uso mascherine,, distanziamento sociale e lavaggio delle mani che sono i cardini questo virus non te lo prendi”.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana